Come una bella copia della migliore Varese di GIANCARLO PIGIONATTI Un burbero di buon cuore. Il personaggio di un 'o-pera di Goldoni s'attaglia sulla scena cestistica ad Attilio Caja, spesso severo, pressante e brontolone con i suoi uomini dei quali, a missione compiuta o a gara finita riconosce pubblicamente i meriti, orgoglioso di loro. Si può sostenere che l'energica gestione del tecnico sta all'intensa applicazione dei suoi giocatori come il loro rendimento sta al risultato. Ed è quel che vale per tutti. Come il successo ai danni di Cremona, molto temuta per le individualità di talento e per la sua condotta di gioco, proverbialmente, spregiudicata e scoppiettante ma, alla resa del campo, scompaginata tra le maglie biancorosse, sempre molto compatte in virtù di un collettivo, tutto d'un pezzo. Morale, una bella copia della miglior Openjobmetis. Di fronte alla quale la decantata forza della Vanoli, da tempo in forma smagliante, s'è persa in conclusioni individuali, isolate o all'avventura al di là di quelle, in libertà, dalla lunga distanza, insomma tra quei demeriti che sono finiti in corrispondenza con I meriti di Varese che, nel suo tourbillon, ha trovato di volta in volta più protagonisti in un 'ideale alternanza fra loro. Guarda caso, proprio Moore, "latitante" da tempo, è ricomparso, seppur non a livelli di "genio e regolatezza" relativi al girone di andata, in ogni caso abile nel dettare ritmi e giochi peri compagni tra i quali s'è conquistato applausi a scena aperta Sa- lumu cui la cura Caja sta facendo effetto a dir poco benefico. E con un cambio diAvramovic di così efficace rendimento, l'Openjobmetis si può permettere di non risentire dell'assenza momentanea del suo leader, anche in questa circostanza irrefrenabile e trascinante pur avendo lasciato sul ferro diversi suoi irresistibili assalti sotto il naso del suo connazionale Stojanovic, trafitto come un tordo. C'è poi Scrubb che, sembrando, talvolta, chissà dove, ricompare come chi sbuca da una siepe per far sentire la sua fruttuosa presenza attraverso tutte le voci tecniche in materia cestistica. Se proprio si vuol trovare un difetto in riferimento a questa partita, v'è da annotare l'isolamento di Cain nel primo tempo, senza un solo pallone giocabile in area piccola ma poco importa se il resto ha funzionato e, spesso, a meraviglia. Era un match cruciale come saranno i prossimi ai fini play off, pertanto delicato in ragione di una classifica da mettere, tendenzialmente, al sicuro (come lo è, ora, un soddisfacente quinto posto) dall'inseguimento, a fari accesi, di Trento, Cantù e Bologna. Obiettivo centrato, dunque, ad appagamento degli insegnamenti di Caja, inneggiato dal pubblico a fine partita, peraltro già sul pezzo, alla sua maniera, in vista della gara di Coppa. Non di meno possono sentirsi orgogliosi Ferrerò e compagni, sempre più stimabili per quanto sanno