Vuelle II nuovo play, che non riesce ad aiutare la squadra, si sfoga su Instagram Lyons: «Una sconfitta che mi deprime» Pesaro «SONO DEPRESSO come la m... dopo una dura sconfitta». Dev'essere stata pesante per tutti da digerire questa partita, vista la frase postata su Instagram da Mark Lyons. Come Boniciolli, anche il play venuto da Beirut si sente particolarmente investito delle responsabilità che la Vuelle gli ha dato in mano: è il più grande della truppa con i suoi 30 anni e vanta molta esperienza in tanti campionati europei, come nemmeno sommando le stagioni di tutti gli altri stranieri ci si arriverebbe. In più, durante il mini-ritiro di Borgo Pace ha tenuto una riunione serale con gli americani, proponendosi dunque come guida e punto di riferimento sul parquet e anche fuori. Parla molto in campo, dà consigli, chiama time-out volanti. Il problema è che, per ora, non ha prodotto granché in termini di pericolosità offensiva: presentato come un gran bel tiratore dall'arco, che è sempre stata una delle lacune di questo gruppo, in tre partite ha collezionato un terribile 3/14, pari al 21,4%. La cosa buona che ha fatto, partendo in quintetto contro Cantù, è stata quella di coinvolgere Mockevicius come mai prima d'ora nessuno dei suoi compagni aveva fatto: giochi costruiti a tavolino per il centro lituano, un tesoro che la squadra non aveva (quasi) mai sfruttato sino in fondo sin qui. E anche Jefferson, sempre fra i migliori di Cantù, è andato in difficoltà contro la discreta tecnica di Egidio, che si sarebbe meritato di segnarlo quell'ultimo gancio per il gran lavoro fatto sin lì. Così non è andata e adesso è naturale che il peso sulle spalle si faccia gravoso per tutti, a maggior ragione per chi sa di essere stato preso come possibile trascinatore e leader di un gruppo giovane. IL CALENDARIO non è amico, perché sabato si va a Bologna contro una Virtus ringalluzzita dagli ingaggi di un asso Nba come Mario Chalmers e dall'arrivo di Djor-djevic sulla panchina che ha subito esordito vincendo sia in coppa che in campionato, poi si toma in casa a chiudere marzo, il 31, contro una big come Avellino che domenica ha rullato Reggio. Aprile si aprirà con due trasferte durissime, il 7 a Cremona e il 14 a Trento, quindi la vigilia di Pasqua arriva Sassari, unica partita in casa del mese, e il 28 aprile si sale a Varese. Ci vorrà tutta la fiducia del mondo per credere ancora in sé stessi dopo queste delusioni e, in questo, visto l'umore ondivago dei giovani molto dovranno fare i più adulti: Mark Lyons e il suo coach. Bisognerà stare saldi fino al termine perché è a mag