Sanders: «La sfida contro Cantù non sarà decisiva» L'esterno dell'Alma archivia la sconfitta di Trento. «Avevano più esperienza di noi ma abbiamo salvato la differenza canestri» Lorenzo Gatto TRI ESTE. I due anni nella massima serie, a Trento, erano scivolati via senza regalargli grandi soddisfazioni. Per questo, nella sfida di domenica scorsa, Ja-marr Sanders ci ha messo l'anima per trascinare Trieste a un successo che avrebbe potuto dare una precisa impronta alla stagione biancorossa. Non ci è riuscito, ma i 22 punti segnati con il 60% da tre hanno restituito al pubblico trentino l'immagine di un giocatore che sta disputando un grande campionato. I numeri, nel basket, non sono tutto ma il 49% dall'arco dei 6.75 (secondo solo al veneziano Bra-mos e davanti a Fernandez fermo al 48.9% ) testimonia la qualità del torneo giocato dalla guardia dell'Ilinois. «Ci tenevo a far bene, è vero- sottolinea Sanders- perchè a Trento ho trascorso due anni nei quali mi sono trovato davvero bene. E' stato particolare tornare poi, una volta iniziata la partita, mi sono concentrato solo sul campo. Ci aspettavamo una partita dura, è stata tirata come immaginavamo. Nel finale loro hanno tirato fuori l'esperienza derivante da anni nella massima serie e due finali scudetto giocate. Hanno indovinato le giocate giuste e si sono portati a casa i due punti. Di positivo, nella sconfitta, c'è che alla fine siamo riusciti a mantenere a nostro vantaggio la differenza canestri nello scontro diretto». Sconfitta che lascia l'amaro in bocca per il modo in cui è arrivata. L'Alma aveva chiuso il terzo quarto con un parziale favorevole di 25-12, il risultato sul 66-61 a suo favore e l'i- «Dovessimo perdere a Desio avremmo davanti sette partite che possiamo vincere» nerzia pienamente nelle mani. La sensazione che, ripartendo con il quintetto che aveva finito il terzo quarto, il risultato avrebbe potuto essere diverso è palpabile. «Può essere-sottolinea Sanders- ma non c'è la controprova e comunque parlare con il senno di poi è sempre facile. Giochiamo in dieci, con rotazioni continue, e abbiamo fatto né più né meno quello che abbiamo sempre fatto nel corso del campiona- to. Se ricordate, in casa contro Pesaro, dopo un primo quarto difficile è stato il secondo quintetto a girare la partita. Quella volta è andata bene, a Trento abbiamo trovato un'avversaria che ha saputo superarci». Archiviata Trento, si pensa alla prossima sfida sul campo di Desio. Di fronte all'Alma una Cantù che non finisce di stupire, reduce da sette vittorie consecutive e capace di fare benissimo nonostante la partenza di due super giocatori come Mitchell e Udanoh. Per Trieste un autentico spareggio play-off. Perdere e restare a 22 punti con sette giornate da giocare, vorrebbe dire abdicare con largo anticipo alla possibilità di giocare la post season. «Sarà una gara difficilissima- conclude Sanders-ma non penso che domenica sia una gara da dentro o fuori. Dovessimo perderla, avremmo davanti a noi altre sette partite. Possiamo vincerle tutte, abbiamo davanti a noi l'esempio di Cantù che ha una striscia aperta proprio di sette partite. Per cui si va in campo per vincere ma non direi che quella di domenica è