A PISTOIA SENZA NOVITÀ È DIFFICILE CHE UN RINFORZO POSSA ARRIVARE IN TEMPO PER GIOCARE LO «SPAREGGIO» CON I TOSCANI MORSE E SHERROD CONGELATI I LUNGHI DI MANTOVA E ROSETO RESTANO SUL TACCUINO MA ORA CI SONO ALTRE PRIORITÀ BASKET VIETATO ARRENDERSI Si prepara un'altra rivoluzione La Grissin Bon cerca due stranieri La società pronta ad un grande sacrificio economico per passare al 6 + 6 IL TEMPO passa e il baratro della Serie A2 è sempre più vicino. Per questo motivo in casa Pallacanestro Reggiana non si vuole lasciare nulla al caso e si proverà in ogni modo a salvare la categoria. I dirigenti hanno ricevuto l'ok dal patron Stefano Landi e il dado è tratto: appena sarà individuato lo straniero giusto, si passerà al 6 + 6, dando così il via all'ennesimo cambio di rotta. In questo modo il diesse Alessandro Frosini avrà a disposizione un visto da spendere per uno degli ultimi due tesseramenti rimasti. Con buona pace del premio per gli italiani che, qualora si dovesse retrocedere, non sarebbe comunque riscosso. Il club è quindi disposto a fare l'ennesimo sacrificio in questa annata disgraziata anche se resta da capire in quale settore si vorrà intervenire. Al momento (salvo colpi di scena che non sono mai da escludere in questi casi...) non sembra ci siano le condizioni per avere a disposizione un rinforzo già per la sfida di domenica con Pistoia, visto che il termine ultimo per i tesseramenti della prossima giornata è fissato per domani alle 12. Servirebbe un blitz a tempo di record ma, com'è noto, la fretta è cattiva consigliera e questa volta non ci sono davvero più margini di errore. MERCATO I profili di Anthony Morse (nella foto, Mantova) e Brandon Sherrod (Roseto) sono sempre sul taccuino, ma con il cambio di strategia (dal 5 + 5 al 6 + 6) non rappresentano più le Servono ala e pivot E' stato offerto il talentuoso DJ Kennedy ma si stanno vagliando tutte le piste possibili priorità. Il mercato infatti, consiglierebbe di «giocarsi» il visto per un lungo straniero di alto livello, «ripiegando» poi su un comunitario (Bosman A, quindi lituano, croato, sloveno, spagnolo ecc.) nel ruolo di esterno, visto che il problema di Patrick Richard è serio. A questo punto della stagione trovare un centro comunitario anzi- ché extracomunitario è molto più complicato, mentre c'è più margine per quello che riguarda gli estemi. È la disponibilità a fare la differenza a questo punto, al di là di ogni considerazione tecnica e tattica. Ipotesi, che come tali vanno prese, perché è chiaro che se venisse offerto uno straniero di altissimo profilo in un ruolo perimetrale (ieri circolava il nome di DJ Kennedy, guardia-ala di talento classe 1989) le riflessioni verrebbero fatte. Staremo a ved