BASKET VUELLE «ILTURNOVER TOGLIE TRANQUILLITÀ? SI' MA NEL MODO GIUSTO: ALZA LA COMPETIZIONE PER CONQUISTARSI IL POSTO LA DOMENICA» «E' frustrante ma io non mi scoraggio» Zanotti Dopo sei partite in quintetto è tornato in fondo alla panchina: «Uno sprone a fare di più» ¦ Pesaro DA ESPERIMENTO riuscito tornare ad essere 'ne' è una condizione non facile: come la sta vivendo Zanotti? «Una risposta precisa non ce l'ho. Mi alleno come sempre forte, accetto la scelta tecnica del coach che ha ritenuto in quel momento non potessi dargli la sicurezza che cercava. Ma è l'unica partita in cui non sono entrato, ci sono ancora delle occasioni per me». Deluso dopo aver vestito i panni dell'eroe all'improvviso? «No, deluso no. E' solo un po' frustrante quando non riesco a capire di cosa la squadra possa aver bisogno. Penso anche che il coach volesse spronarmi ad esprimermi di più, perché forse valgo più. Insomma, mi spinge a dare il meglio e lo farò». Forse quando aumenta ij mi-nutaggio si vedono di più i limiti, e stato questo il problema? MOTIVATO Dopo 6 consecutive partite con grande minutaggio, nelle ultime due Simone ha giocato 5' in tutto «In realtà, sono convinto che giocare faccia crescere e sono sicuro di essere cresciuto in questo periodo, anche mentalmente. Avere spazio aumenta la fiducia nelle decisioni che prendi: se giochi 3-4 minuti a volte sei portato a rinunciare per paura che, sbagliando, tu possa essere richiamato in panchina. Invece se sai che ci resterai più a lungo prendi confidenza con la partita». Ritieni che il turnover abbia tolto tranquillità al pacchetto degli stranieri della Vuelle? «Sì, ma nel senso buono, perché tutti sono spinti a dare il massimo per essere convocati la domenica e l'intensità in allenamento si è alzata ancora. Ma i rapporti fra noi non sono cambiati, c'è solo la giusta competizione perché se ti vuoi guadagnare il posto anziché andare in tribuna devi combattere». Lyons dopo tre partite non ha ancora fatto girare l'ago della bilancia: come l'hai visto in settimana? «Sempre meglio, in allenamento le sue qualità si vedono eccome e credo che il tempo del rodaggio sia terminato. Un po' lo capisco, anch'io una stagione sono arrivato in corsa in un gruppo già formato, inserirsi non è facile. Poi in una squadra come la nostra che va a sbalzi, perché vive di entusiasmi, è complicato. Parla molto per cercare di capire come essere utile alla squadra e cosa serve ai compagni per esprimersi». Mockevicius ora vede più palloni: domenica è stato giusto dare a lui la palla decisiva? «Iggy era in ritmo sin dall'inizio e quando vedi che un giocatore è dentro la partita al 100% gli dai la palla. Per me è stato giusto anche dargli l'ultimo tiro, poteva sbagliarlo anche un esterno e non sono d'accordo che le partite le vincono sempre le guardie». Si va a Bologna col morale sotto i tacchi oppure? «Il periodo non è bello, perché quando te la giochi fino all'ultimo e perdi lo stesso fa più male, ma dobbiamo ricordarci quanto è importante questa sfida con la Virtus per la città. Un approccio del genere può darci lo stimolo di andare a giocarcela per l'onore, senza troppi condizionamenti sui risultati che non arrivano e la classifica che langue». Boniciolli pareva sul punto di dimettersi: come lo vedi in questi giorni? «Carico come sempre. Ma siamo umani e dopo le partite si agitano dentro tante emozioni che possono provocare stati d'animo che poi passano. Anche le altre piazze che