«Così le imprese e lo sport rilanciano il territorio» L'intervista Mauro Buscicchio, direttore generale della Banca Popolare Pugliese, dopo i trionfi di Lecce e Brindisi di Stefano MARTELLA LECCE - «Per ora i risultati ci stanno dando ragione. Sia l'Unione Sportiva Lecce, chea Happy Casa Brindisi si stanno togliendo grandi soddisfazioni e noi come banca siamo orgogliosi di averli supportati». Non nasconde l'entusiasmo Mauro Buscicchio, direttore generale della Banca Popolare Pugliese, partner delle due squadre pugliesi che hanno raggiunto traguardi importanti nel mondo del calcio e in quello del basket. Direttore, è il caso di dire che i successi si raggiungono con un gioco di squadra. La Bpp, in questo, è stata vicina a entrambe le società e ha rivelato un'anima sportiva. «La banca, con riferimento alle attività di tipo prettamente sportivo, è sempre stata presente sul territorio. Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo, anche verso attività sportive minori, perché crediamo che sia un veicolo di valori per i giovani ma anche un esempio di virtù, di moralità, quando viene portata avanti in maniera sana. Pensi che la banca ha una sua Polisportiva, in cui sono iscritti i dipendenti che svolgono alcune attività, come il ciclismo o il podismo. Tempo fa, inoltre, facemmo un accordo con i rappresentanti del Coni perché ci manifestarono il problema di giovani iscritti alle associazioni, che però non riuscivano a fare gare o campionati a livello regionale, nazionale o internazionale, perché la singola associazione non riusciva a supportare le spese dei trasferimenti. Quindi abbiamo fatto un accordo in base al quale questi ragazzi si sono iscritti alla nostra Polisportiva e noi abbiamo supportato tutte le spese, con l'intesa che poi, in qualsiasi momento avessero voluto ritornare nelle associazioni di origine, noi non avremmo avuto nulla a pretendere». Com'è nato, invece, l'accordo con l'Unione Sportiva Lecce? «Quando la squadra è stata acquisita dall'attuale gruppo dirigente. In primis, abbiamo creduto nel progetto e abbiamo dato credito alla serietà e alla professionalità delle persone. Perché il mondo del calcio è molto particolare ma ci ha convinti il fatto che fossero professionisti della città, personalità serie, che garantivano una gestione societaria corretta e poi anche questo risvegliato interesse da parte della città nei confronti della squadra. Un risveglio dovuto proprio a questo cambio societario. Tanto ci abbiamo creduto in questo progetto che l'accordo, di durata quinquennale, è a prescindere dalla serie in cui il Lecce giocherà. Era importante dare una visione progettuale all'intesa. Ma c'è stato anche un altro aspetto che ci ha intrigato particolarmente». A quale si riferisce? «La società vuole investire e rinnovare il settore giovanile. Ovviamente la prima squadra è importante ma è fondamentale anche l'indotto che viene creato. In questo caso c'è un progetto di rilancio del vivaio, a partire dalla Primavera per poi scendere negli altri settori, come Pulcini e Allievi. Per questo l'adesione che abbiamo dato non riguarda so- lo il contributo finanziario ma abbiamo pensato a un pacchetto di servizi: abbiamo messo a disposizione la nostra struttura. Per esempio, le campagne abbonamenti sono state fatte con l'ausilio delle nostre filiali, abbiamo messo a disposizione un prodotto per rateizzare il costo dell'abbonamento e altre iniziative a seconda delle esigenze che si sono valutate di volta in volta». Dal calcio al basket, da Lecce a Brindisi. L'Hap-py Casa è l'altra società che gode del vostro sponsor ed è una realtà che ha conquistato un posto tra i giganti del basket, arrivando al quinto posto conquistando i play off scudetto. «Anche qui, alle spalle di questa società, c'è un gruppo serio, che anche in questo caso ci ha illustrato un progetto strutturato, che non lascia spazio all'improvvisazione. Per noi, in questi casi, non è soltanto intervenire per supportare un'annualità di una squadra di basket, ma si tratta di condividere un progetto che coinvolge un po' tutta la città. C'è un progetto di rifare il campo di gioco, c'è il progetto di un associazionismo diffuso tra i vari supporter della società. Il basket Brindisi è l'unica squadra del Meridione, quindi i supporter sono sparsi sul territorio, non coinvolgono solo la città». Eppure, con la perdita dell'importante sponsor di Enel, in tanti non avrebbero scommesso sul successo della squadra. «Invece è accaduto il contrario, proprio perché la società ha un progetto, al di là degli sponsor. Punta sui giovani, sui talenti, sulla qualità». Dai successi del presente al futuro. Bpp continuerà a supportare entrambe le squadre anche nei prossimi campionati? «Penso che la banca continuerà a mantenere questo tipo di rapporto con questi gruppi proprietari e con queste progettualità. Adesso vedremo come si svilupperà la presenza del Lecce in serie A. Ricordiamo che questo traguardo è anche un grosso veicolo di pubblicità per tutta la città, un input di promozione del territorio. Questo riguarda anche la città di Brindisi. Si creerà un indotto che va al di là del- lo sport e coinvolgerà più branche, dal settore alberghiero a quello turistico. Quando a Lecce e Brindisi verranno a giocare grandi club, verranno al seguito i loro supporter e i loro dirigenti. Sarà una vetrina importante. Spero che le due città si facciano trovare pronte a governare questi eventi, a presentarsi in maniera adeguata a questi appuntamenti». ^^ Nelal foto a destra Mauro Buschicelo, il direttore generale della Banca Popolare Pugliese. A sinistra la festa delle promosso in serie A e sotto 'Happy Cas