Dura posizione dell'associazione lo tifo Mens Sana "La nostra società muore tra mille guerre interne" Basket L'associazione dei tifosi: "Dopo il passaggio dei barbari non vengono neanche approfondite le proposte. Se c'è qualcuno disposto ad aiutare, si faccia avanti" "Questa città sta distruggendo la Mens Sana per la voglia di fare guerra" SIENA ¦ Dopo gli ultimi avvenimenti, che fanno precipitare ulteriormente la situazione della Mens Sana, l'Associazione "Io tifo Mens Sana" ha preso una posizione dura con un comunicato ufficiale. "Nel 2016 tutti insieme - si legge - con un moto di orgoglio che solo noi senesi possiamo avere, abbiamo salvato la nostra Mens Sana dal secondo fallimento, che oggi a soli tre anni di distanza è ormai purtroppo inevitabile. Con il dileguarsi lento e inesorabile delle istituzioni e dell'imprenditoria locale abbiamo malriposto la nostra fiducia in una gestione Macchi che ci ha ulteriormente umiliato e messo definitivamente ko. Abbiamo chiesto aiuto in tre anni a due amministrazioni, abbiamo urlato e tifato Mens Sana con le lacrime agli occhi quando abbiamo visto i nostri ragazzi buttare l'anima sul parquet per l'assenza dei titolari e lottare perché quella in campo non era una partita, ma era la difesa dell'onore della città dopo le scorribande dei barbari. Ma ora tutto sembra inutile, le raccolte spontanee per le giovanili, le richieste giuridiche verso la proprietà sempre disattese, l'arrivo di un ad che ha dovuto anche lui fare i conti con il muro di gomma di menzogne e bugie non si sa bene tese a quale fine. Quanto ancora dobbiamo subire prima che la nostra città abbia un sussulto d'orgoglio? Nessuno sta muovendo un dito a parte noi tifosi per tenere accesa almeno la speranza. A marzo l'associazione aveva lanciato un appello, invitando eventuali soggetti interessati ad investire nel basket mensanino a farsi avanti. La fortuna ha voluto che non il cavaliere bianco, ma degli investitori si siano palesati. E noi cosa facciamo? Iniziamo una guerra con-tì"o l'invasore. Il giorno della conferenza stampa del fondo, ancor prima che si conoscessero i contenuti, l'artiglieria pesante ha cominciato sparare sugli inglesi conquistatori. Noi pretendiamo rispetto per la Mens Sana in primis da chi le ha dato i natali. Non siamo innamorati del fondo inglese, ma non accettiamo che, quella che sembra essere l'ultima spiaggia, venga liquidata senza aver approfondito con intelligenza e professionalità la proposta nei dettagli. Non è in ballo solo la nostra storia, una parte importante sociale e preziosa della comunità, il dispiacere di vedere amici licenziati, ma la nostra stessa idea di città che deve scrollarsi di dosso q