BASKET La Pali. Varese fa i conti e ha voglia di Champions Effettuata la preiscrizione alla massima competizione europea FEB A. Varese, sogno Champions basket La preiscrizione si fa, ma senza un budget allargato la rinuncia è inevitabile L'Openjobmetis non chiude le porte all'Europa. Ma nel 2019/20 ci sarà un vincolo ben preciso alla partecipazione del club biancoros-so ad una coppa. Varese effettuerà la preiscrizione alla Champions League, ma la sua effettiva presenza ai nastri di partenza della massima competizione FIBA verrà confermata solo se entro la fine del prossimo mese entreranno risorse extra rispetto al budget che attualmente si profila sullo stesso livello del 2018/19. Ossia quei 500mila euro in più - che in termini di monte stipendi sarebbero 150mila mal-contati - che la società sta provando a raccogliere dagli sponsor vecchi e nuovi, oltre alle trattative sempre in atto tra Alberto Castelli e i potenziali soci forti per andare oltre l'impegno già sostenuto nella stagione corrente (lo sforzo extta da 500mi-la euro di Orgoglio Varese e gli investimenti sulle giovanili - più ulteriori liberalità per necessità extra - da parte di Gianfranco Ponti). Ma 12 mesi fa l'OJM, col suo sesto posto finale, aveva conquistato l'Europa sul campo; e all'indomani del lancio dell'iniziativa promossa da Rosario Rasizza c'era la volontà di assecondare il sogno di alzare l'asticella, facendo valere il diritto acquisito attraverso il doppio fronte campionato e coppa. L'avventura in FIBA Cup, a dispetto del saldo economico negativo, è stata comunque preziosa sotto tanti aspetti per far crescere chi l'a-veva conquistata sul campo, a partire da Aleksa Avramovic che ha avuto un motivo in più per rimanere in biancorosso anche nel 2018/19. Ora però il quadro è diverso: il nono posto di fine stagione non dà accesso diretto alle coppe, le regole prevedono infatti due posti in Eurocup e due diretti più un preliminare in Champions League, al netto di eventuali wild card. Per accedere a una competizione internazionale nella prossima stagione, Varese dovrebbe sperare in (comunque probabili) rinunce altrui: la domanda verrà presentata presso la FIBA nei termini prescritti, ma se il quadro economico restasse quello attuale si rinuncerà a tempo debito. Le regole di ingaggio spingono l'OJM verso la Champions League, pure se attraverso le forche caudine dei preliminari; ma l'esperienza del 2016/17 insegna che per reggere le fatiche della massima competizione FIBA serve un'ossatura competitiva, ricordando gli affanni dell'era Moretti nella prima metà della stagione deludente sia in campionato che in coppa. In soldo-ni, per reggere il doppio impegno al di sopra dell' entry level della FIBA Cup - quarta competizione su 4 -serve una cifra almeno vicina ai 5 milioni di budget che Varese non raggiunge dall'anno degli Indimenticabili (nel 2016/17, partendo da 4,6, si giunse a 4,9 con le correzioni di mercato chiudendo col deficit più alto dell'era consorzio...). Per l'OJM attuale, che lotta su tutti i fronti per riuscire a mantenere le disponibilità economiche dell'anno scorso, la Champions League è un lusso, e rischia di diventare una zavorra in un campionato che passerà da una a due retrocessioni. A meno che entro fine giugno non arrivino risorse totalmente nuove, indispensabili per allargare gli orizzonti su scala nazionale e, di conseguenza, continentale... Giusepp