Gentile diventa un gigante «Vinciamo la terza, poi...» L'esterno protagonista del successo: «Grazie al pubblico, ci dà il quid in più» «Me la aspettavo così tirata, ci hanno messo in difficoltà ma siamo rimasti uniti» » SASSARI La potenza può essere Gentile, se di nome fa Stefano, ieri trascinatore nel momento della svolta in Gara2 contro Brindisi. «Questa partita me la aspettavo così, più tirata della prima. Hanno fatto degli aggiustamenti che ci hanno messo un pochino in difficoltà, siamo consapevoli che sarà battaglia come del resto in tutti i playoff ma siamo stati bravi a rimanere uniti, si era messa un pò ' di traverso ma siamo riusciti a rimanere sul pezzo». Coach Pozzecco l'ha elogiato: «Ieri ha superato suo padre», ha detto. Ma ha detto anche di non dirglielo: «E noi a Nandone non glielo diciamo. Invece vi racconto che quando eravamo ragazzini a me e Alessandro mio padre disse che saremmo stati più bravi di lui quando insieme avremmo vinto la metà di quello che ha vinto lui, e per questo io e Ale cerchiamo di accoppiare più trofei possibile, insieme, e dargli una risposta». Più squadra la Dinamo, anche ieri, rispetto a Brindisi. «E più sarà così nel prosieguo della serie e meglio sarà - prosegue l'esterno biancoblù -. La Dina- mo è costruita per stare fra le prime quattro del campionato e di questo ringraziamo la società. Non è sempre facile, nei momenti in cui uno gioca un po' meno sta al singolo trovare la motivazione e mettersi in partita rimanendo sempre concentrato». Ora Gara3, domani a Brindisi: «Sì ma non si riparte da 0-0, eppure dobbiamo mentalizzar-ci su questa linea d'onda e fare in modo che chi non ha mai giocato i playoff capisca di cosa si tratta, che per vincere in una serie è importante la spinta, perché tutto può cambiare in un attimo». C'è bisogno di tutti, dell'entusiasmo dei giovani e dell'esperienza. «Noi... veterani ci proviamo, chi ha giocato qualche partita di playoff in più può dare una mano, perché è vero che il campionato è una cosa e i playoff un'altra«. Ma la Dinamo ha molte carte da giocare, compresa quella di McGee: «Speriamo rientri il più presto possibile, abbiamo bisogno della sua leadership e della sua energia. Dico la verità». E c'è anche un Gentile sempre più incisivo: «Dico ancorala verità, avevo qualche problemi- no, forse un'intolleranza alimentare - risponde -. Prima avevo periodi altalenanti, giocavo tre minuti ed ero stanco, debole, mentre adesso riesco a star bene fino alla fine». E fin dove può arrivare, la Dinamo? «Innanzitutto pensiamo alla prossima partita, vincendo saremmo in semifinale, poi...» Poi, potete sempre contare sul pubblico del PalaSerraimi-gn: «Non andiamo da nessuna parte, senza di loro. Noi lottiamo per il tabellino, per la nostra carriera, per la nostra maglia, ma quando vedi tanta gente che ti segue, che ti ferma per strada e ha tanta passione, quel... per cento in più ti arriva, e alla fine fa sempre la differenza», (mac) «Mio padre a me e Alessandro ha detto che saremo migliori di lui quando insieme avremo vinto più di lui, io sto cominciando a provarci con la maglia della Dinamo» W/SSV \\ ltl< sardcì Tutta la grinta di Stefa