IL COMMENTO Non solo le serrande sollevate o abbassate, i conti correnti bancari più o meno in rosso, l'indice di occupazione. Anche lo sport - che invece non viene adeguatamente tenuto di conto -, è un valido indicatore della salute socioeconomica e della vitalità in genere di un territorio. E Sassari in questo campo sta pian piano rialzando la testa. Su tutto la Dinamo, che in questi giorni gioca per lo scudetto . Ma a far puntare la freccia del morale verso l'alto è il calcio, la disciplina magari oggi non più popolare ma popolana sì. Il Latte Dolce (espressione di un quartiere sassarese periferico) IL PALLONE SASSARESE ALZA LA TESTA di MARIO CARTA domenica gioca lo spareggio che può valere la serie C. Il Li Punti (espressione di un quartiere dormitorio), dopo anni di campetti è salito in Eccellenza, il massimo torneo regionale. La Lanteri, storica società urbana, a furia di pigiare il tasto in Seconda e in Prima categoria ha preso l'ascensore per la Promozione. E anche dall'hinterland arrivano segnali incoraggianti, con il Sorso che dopo anni con l'opzione serie D - attraverso i playoff - intravede il ritorno su palcoscenici che gli appartengono, e l'Ossese che si propone come sorpresa della prossima Eccellenza. E oltre al calcio va segnala l'impresa della Raimond maschile di pallamano che l'anno prossimo giocherà in Al. Non solo Dinamo dunque, che evidentemente non fagocita tutto quanto è intorno a sé ma lascia spazio a chi lo sa trovare, ma un intero territorio che risolleva il capo (di sopra) facendo intuire che un riequilibrio è possibile anche in altri settori, in altri campi non solo di gara. C'è la Dinamo su tutto, vero, con il sogno dello scudetto che si ripropone anche quest'anno, ma c'è anche la nota stonata che riguarda la Torres, salva solo all'ul