LA SERIE SI SPOSTA IN TERRA GIULIANA PER IL TERZO ROUND IN PROGRAMMA DOMANI SERA AL QUALE LA SQUADRA DI SACCHETTI ARRIVA CON IL MORALE ALTO BASKET SERIE A PLAYOFF, QUARTI DI FINALE Cremona coi denti si prende anche gara 2 Al PalaRadi Equilibrio per metà partita, poi sul finale la Vanoli mette Trieste con le spalle al muro Cremona Trieste 25-24,42-43, 65-59 CREMONA: Saunders 8, Sanguinetti ne, Gazzotti, Diener IO, Ricci 8, Ruzzier 12, Mathiang 8, Crawford 23, Aldridge 14, Stojanovic 6. AH.: Sacchetti. TRIESTE: Coranica, Peric, Fernandez 3, Wright 2, Strautins 16, Cavaliero 12, Da Ros 12, Sanders 9, Knox 21, Dragic, Mosley, Cittadini ne. AH.: Dalmas-son. Note: Tiri da due: Cr 18/34, Ts 21/41. Tiri da tre: Cr 14/35, Ts 6/22. Tiri liberi: Cr 11/14, Ts 21/21. Massimo Rossi ¦ Cremona LA VAN 0 LI fa sua anche ga-ra2 e ha a disposizione tre match point per centrare una storica semifinale playoff: «strenght in num-ber», la forza nei numeri, per citare una frase accostata ai Warriors che furoreggiano in Nba. Sì, perché anche gara2 ha seguito l'andazzo di garal, con tanto equilibrio in campo fin dalla palla a due, con Knox a dominare nel pitturato di Cremona (13 punti nel solo primo quarto per lui), mentre Cremona rimane avanti di 1, 25-24, grazie al gioco di squadra. Trieste non molla un centimetro e con un protagonista inaspettato, Da Ros, rimane in scia, trovando il sorpasso al tramonto del primo tempo con tre tiri liberi di Sanders. Strenght in number, dicevamo: sì, perché la Vanoli, tirando con il 21% da tre alla pausa lunga (3/14), è sotto soltanto di 1 : e, infatti, nella seconda parte di gara esce alla distanza e fa un edificante 11/21 (di cui 4 consecutive nell'ultimo quarto a piazzare l'allungo decisivo), piazza la seconda zampata e mette un piede in semifinale, grazie ad una squadra senza un leader designato, ma con giocatori in grado di pungere al momento giusto: dalla freddezza di Ruzzier e Aldridge ad infilare le triple cruciali, alla tranquillità di Crawford in ogni lettura, fino alla classe smisurata del veterano Diener. Un orchestra che suona tutta lo stesso spartito, con un direttore d'eccezione, Meo Sacchetti. Ora la serie si sposta in terra giuliana, al