Il futuro sui social I tifosi ringraziano Landi per quanto fatto ma guardano avanti con preoccupazione e tanti timori «Sarà l'ultimo anno: godiamocelo». «Calma, un passo per volta» COME ERA facile prevedere l'annuncio del disimpegno di Stefano Landi dalla Pallacanestro Reggiana, perlomeno come unico proprietario, alla fine della prossima stagione, ha dato corpo a un profluvio di reazioni sui social network da parte dei tifosi. I quali si ritrovano unanimemente concordi solo su un punto: il forte, grandissimo, ringraziamento al patron, che da oltre vent'anni dedica tempo e spende tanti soldi per la causa biancorossa. E così il pensiero riguardo a questo degli aficionados è riassunto dai post di due di loro sulla pagina Facebook ufficiale della società: «Landi è stato un gran signore come semDre - scrive Narsete Ric- co - mai una polemica, mai un problema, sempre assecondato i vari staff tecnici per il miglioramento dell'organico, anche a stagione in corso. Veramente grazie di cuore». A cui fa eco Stefano Montermini: «Grazie per averci fatto sognare per essere stati ad un canestro dal tricolore, per aver portato a Reggio Supercoppa ed Eurochallenge; per aver raggiunto la semifinale in Eurocup per aver fatto arrivare giocatori del calibro di Kaukenas e Lavrinovic. Senza di lui tutto questo sarebbe stato semplicemente inimmaginabile!». Ironia e celebrazioni «Il patron si meriterebbe un monumento al posto del "Mazinga" di Gerra» I DISTINGUO iniziano subito dopo e si dibatte su cosa accadrà a fine giugno 2020. Su altre pagine che si occupano, o sono vicine, al sodalizio biancorosso ci sono tanti pessimisti come Marcello Mon-termini: «sono anni che Landi chiede aiuto, nessuno si è fatto avanti quando vincevamo in Europa e giocavamo le finali scudetto, dubito fortemente che arrivi qualcuno di serio ora», coadiuvato da Paolo Bonilauri, «dubito seriamente che si trovi un altro co- me lui», Davide Davoli: «giorni tristi; ultima stagione per il basket a Reggio» e Cristian Codelup-pi che è lapidario: «E mo che se fa? Aiuto!!!». Non mancano però i possibilisti quali Emiliano Losi che si esprime con saggezza dialettale: il futuro? «un pas ala volta, stòm che- lom», o Luigi Tondelli che invita a: «non si faccia le pulci subito a chi potrebbe venire, indipendentemente da chi viene e da dove viene». Mentre Gianluca Sassi auspica che: «un imprenditore reggiano si assume l'onore e l'onere di subentrare, vista l'importanza che la Pallacanestro Reggiana ha». MOLTI anche i fan di una polisportiva, ipotesi che Landi, di fronte a fatti reali, sosterrebbe. C'è poi chi guarda alla prossima stagione con lo spirito del canto del cigno: «Facciamo in modo che la stagione 2019/2020 sia una grande annata, l'ultimo ballo» (parola di Stefano Polacchini) mentre Gino Govi chiede iniziative per «celebrare la sua presidenza» e Simone Borghi vorrebbe erigergli un monumento «al posto del Mazinga (la scultura di Marco Gerra, ndr) alla rotonda di Santo Stefano. Pragmatica la chiosa final