SCUDETTO? SI PUÒ ANCHE SOGNARE i i chiama psicologia inversa: digli che non ne sono capaci e ci proveranno. Pozzecco no, lui haparlato subito di scudetto. ' E lo ha fatto prima ancora delle conferme nate con il secco, [uivocabile 3-0 con cui ha liquidato Brindisi nei quarti. Il coach della Dinamo non appena è stata stabilita la griglia di partenza dei playoff è stato l'unico a pronunciare la parola proibita. Nessun altro se l'è sentita, neanche la stra-stra-strafavori-ta Milano. «Scudetto». Poz non l'ha urlato, non l'ha "sparato" però lo ha detto a voce alta e chiara, ferma, orgoglioso e sicuro. Perché con i suoi ragazzi la psicologia inversa non avrebbe senso. I giocatori SEGUE DALLA PRIMA SCUDETTO: SI PUÒ ANCHE SOGNARE DI MARIO CARTA biancoblù non sono bambini ma uomini veri, non cercano rivalse ma vittorie e Gianmar-co Pozzecco li conosce bene, perché è uno di loro. Per questo motivo dicendo di voler vincere lo scudetto non ha fatto promesse che non può mantenere ma ha ricordato ai suoi che possono, dandogli un'arma in più. E ha spalancato il sipario della scaramanzia e dell'ipocrisia perché una squadra che vince a Milano, che non perde da diciannove partite di fila, che fra campionato e playoff ne ha infilate dodici in serie è chiaramente, palesemente ima squadra da scudetto. Che poi la Dinamo lo vinca è un altro paio di maniche, ma quella parola e il suo significato grazie a Pozzecco non sono più un tabù, a Sassari e in Sardegna