L'impianto olimpico doveva essere un volano Uno scoperto da almeno 150 mila euro
Investimenti e affitti non pagati da mesi "Il progetto PalaVela si è rivelato un bluff"
IL CASO
ANDREA ROSSI
Nella bolla da 3 milioni in cui è esplosa l'Auxilium c'è un buco molto più modesto - si aggira intorno ai 150 mila euro - ma che più di tante altre cose svela il sogno diventato beffa, il naufragio di un progetto in cui tanti avevano creduto al punto da investire. E giustifica lo sconcerto di chi aveva creduto in un'avventura seria rivelatasi invece un bluff. Nei giorni scorsi il personale tecnico e amministrativo della società è stato allontanato dal PalaVela; sale, palestre e spogliatoi sono stati smantellati. «Abbiamo avviato tutte le azioni necessarie alla nostra
L'accordo valeva
per cinque anni
Parcolimpico pronta
a chiedere i danni
tutela, dal recupero del credito alla verifica con i nostri legali di eventuali azioni di responsabilità», spiega Parcolimpico, la società pubblico-privata (al 90%delbig dell'entertainment Live Nation) che gestisce gli impianti olimpici. «Per mesi siamo stati messi nelle condizioni dare fiducia a un progetto che era inconsistente prima di cominciare». Il Pavalela, uno dei gioielli ereditati dai Giochi del 2006, era uno dei pilastri su cui pog-
giava il ritorno in grande stile di Torino nel basket che conta: dopo la vittoria della Coppa Italia nel 2018 e l'arrivo in panchina di una leggenda della Nba come Larry Brown, i sogni di grandezza andavano alimentati anche da un impianto all'altezza. Così l'Au-xiulium aveva scommesso sulle vele di via Ventimiglia, siglato un accordo per cinque anni in base al quale Parcolimpico aveva adeguato l'impianto: capienza ridotta a 7 mila posti, tribune provvisorie per avvicinare gli spettatori al parquet, infrastrutture varie. «Auxilium, i suoi proprietari e amministratori sembravano una realtà sportiva emergente nonché una azienda intenzionata a crescere ulteriormente in termini di pubblico, marketing, sponsorizzazioni». Insomma, valeva la pena investire per accompagnare questa sfida.
Un impianto da "big" l'avrebbe favorita: capienza adeguata, spazi per lounge e sponsor, il tutto a un costo tra 6 e 10 mila euro a gara quando l'Auxilium ha avuto - nonostante una stagione drammatica - una media di 3.500-4 mila spettatori a partita. Peccato che, avviato il progetto a settembre, a dicembre i pagamenti hanno cominciato a saltare e le voci su una società in vendita a diffondersi. «Parcolimpico ha continuato a sostenere il progetto nei momenti più incerti della stagione per non danneggiare i tifosi e la Città», ma anche perché dalla società riceveva continue ras-
sicurazioni. Come il 27 aprile, giorno della salvezza conquistata sul campo con Pistoia, quando si ventilava un'imminente ricapitalizzazione della società, ipotesi smentita due giorni dopo quando l'Auxilium ha cominciato ad affondare. «Purtroppo nell'ultimo mese è stato smascherato uno stato di fatto completamente diverso da quel che ci veniva raccontato, con una proprietà in fuga da lungo tempo dalle proprie responsabilità».
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