PALLA DI CRISTALLO GIOVANNI MARZINI QUANDO GLI ITALIANI PESANO Le chiavi per riaprire stasera i cancelli del Pala Rubini le han tirate fuori loro due, Daniele e Matteo. Toccava a loro, i più "vecchi" della truppa di capitan Eugenio, quelli che tre anni fa si erano presi in faccia il 3 a 0 finale contro Bologna nella corsa più pazza di quei play-off verso la A/1 : un altro smacco del genere, l'onta di un nuovo cappotto, non l'avrebbero sopportata. Certo, a dar loro una mano ci si è messo anche lo Zoran "virgola" di Cremona, quasi a voler urlare "quello vero è quello che vedete stasera..., fate attenzione ! " La sontuosa ed indimenticabile partita di Cavaliero, questa serie da incorniciare di Da Ros (Matteo, non ti fermare!) ed i 26 di Dragic, hanno così aperto Cremona come la classica scatolet- ta di tonno. Per carità, anche con il contributo di tutti gli altri, compresi quelli arrivati chiaramente in riserva ai match che si giocano ogni due giorni, a ritmo NBA. "Se non mi ami quando perdo, non amarmi quando vinco..." è il mantra più bello letto quest'anno in mezzo al red wall di Valmaura. Noi questa squadra possiamo garantire che siamo "condannati" ad amarla sempre, ma un po' di più dopo il match di giovedì. Stasera sapremo se il successo è servito a riaprire una serie che poche squadre son state capaci di ribaltare in passato partendo da uno 0-2. Ma non ha importanza: intanto basta a ribadire quella che è la legge del Dome triestino, quasi sempre rispettata e a far capire al et. azzurro che la sua semifina- le dovrà sudare per conquistarsela. La Palla di Cristallo non si azzarda nemmeno a dire se stasera, la prossima settimana o... mai! Insomma, c'è ancora tanto da vivere e soffrire tra i canestri, aspettando mercoledì, quando altri play-off non meno elettrizzanti ci attendono. L'alabarda di Bia-sin-Milanese ripartirà dal prato di Salò dove abbiamo già sorriso, non troppo tempo fa. Prendiamolo come buon auspicio, inseguendo quel gran finale che sogniamo da troppo tempo. Tra sfide promozione ed Europei, un Rocco pieno che fa il tifo può essere la vera "primavera" del calcio triestino : il modo più bello per soffiare un'