Basket Fucka «La FortitudoinA è un toccasana per il movimento» BASKET L'EX CAMPIONE ALLENA GLI JUNIORES kk LA SQUADRA GIOVANILE I MIEI RAGAZZI SONO APPRODATI ALLA FINAL EIGHT DI MILANO: E' UN BUON RISULTATO E NON E' FINITA QUI, VEDIAMO COSA SUCCEDERÀ «La Fortitudo in sene A farà bene al movimento» Fucka «I risultati difficilmente nascono per caso» Massimo Selleri ¦ Bologna UN ANNO RICCO di successi per la Fortitudo che, oltre a festeggiare la promozione in A, ha raggiunto diversi traguardi importanti con le squadre giovanili e tra questi la qualificazione alle finali nazionali d'eccellenza con la formazione under 18. «I risultati difficilmente nascono per caso - racconta l'ex giocatore e oggi allenatore della squadra juniores biancoblù, Gre-gor Fucka - e spesso sono il frutto del lavoro. Antimo Martino ha lavorato benissimo con la prima squadra e il risultato è stato che ha ottenuto la promozione con tre giornate di anticipo facendo qualcosa di importante per tutta la pallacanestro italiana, perché la presenza in A di una piazza importante come quella della Effe farà bene a tutto il movimento». Quale è stato il vostro percorso? «Abbiamo superato la seconda fase al primo posto e questo ci ha consentito di accedere alla Final Eight di Milano. Credo che questo sia un buon risultato ed è chiaro a tutti che ora il livello sale di molto: noi andiamo per giocarcela e poi vediamo che cosa succede». E' soddisfatto del rendimento dei suoi ragazzi? «Sì, perché non è così scontato entrare nel gruppo delle prime otto squadre italiane. Si può sempre migliorare, ma abbiamo raggiunto il risultato che volevamo». Il fatto che i giovani si siano allenati poco con la prima squadra è stato un problema? Obiettivi da raggiungere «Bisogna avere la prospettiva di migliorarsi giorno dopo giorno e sapere che non si è mai arrivati» «Io credo che si siano allenati abbastanza perché quasi sempre due giocatori si sono allenati con loro. Lavorare con i senior è importante per crescere, ma allo stesso tempo occorrono attenzioni e per questo per alcuni ragazzi è importante allenarsi con la prima squadra pur sapendo che non ci sarà spazio». In base alla sua esperienza, qualcuno di questi ragazzi può ambire alla serie A? «Tutti devono lavorare ancora molto per pensare di avere uno spazio nel massimo campionato italiano. Bisogna avere la prospettiva di migliorarsi giorno per giorno e sapere che non si è mai arrivati». Da giocatore lavorava molto sui fondamentali. Da allenatore ripete questo schema? «E' la base della pallacanestro. Questo è quello che ho imparato e ho fatto da atleta ed è quello che cerco di trasferire ai ragazzi. Eliminare una piccola imperfezione nei movimenti può avere un impatto importante sulla squadra, ma è chiaro che questo dipende da tante variabili, da come si lavora a quanto tempo si ha a disposizione, ma lavorare su se stessi con tante ripetizioni è l'unico modo per non sbagliare poi in partita». Il rapporto con i genitori è compresso? «No, basta essere chiari e spiegare quello che si vuole fare e come lo si vuole fare. I ragazzi si stanno affacciando al mondo adulto, anche perché molti di loro l'anno prossi- mo giocheranno in una squadra senior e per quello una delle cose da insegnare è l'autonomia. I genitori devono essere i primi punti di riferimento, ma il giovane deve svilup- pare quella maturità che gli permette di fare quello che l'allenatore gli chiede». © RIPRODUZIONE RISERVATA AMBIDESTRO Gregor Fuck