DOPOPARTITA. Pozzecco definisce il TaLiercio un catino «Una finale qua non si può giocare » È un Gianmarco Pozzecco furioso quello che commenta la partita, ma non per la sconfìtta: «Non me ne frega niente di vincere o perdere lo scudetto, mi interessa di Stefano Gentile che ha una coscia grossa così. Stefano, come tutti i miei giocatori, sono come dei figli e io so cosa vuol dire non poter giocare una finale scudetto per infor-tunio. Sapete quanto mi ha girato il e....?». E questa volta non sorvola sulle condizioni del PalaTa-liercio di Mestre: «Giochiamo in un catino, non mi sono lamentato ma una finale qua dentro non si può giocare». E Coach Pozzecco (Ciamillo) ne ha pure per Venezia, che con De Raffaele prima e il presidente Casarin poi ha lamentato disparità di trattamento nei liberi in gara 4. giocata domenica a Sassari: «Sapete perché prendiamo più liberi, perché noi è quattro mesi che andiamo in area. Haynes da solo ha tirato domenica 14 liberi, noi tutti insieme 17. I tre che dirigono devono poterlo fare serenamente. Io non piango e non cambio il mio modo di essere. Abbiamo perso, fa niente. L'unica cosa che esigo è che nessuno si faccia male» Il collega Walter De Raffaele, ha invece detto: «Ora abbiamo due possibilità, pr