Fernandez vincenti, "Lobito" del fratello play biancorosso ha assistito emozionato allo storico trionfo a Wimbledon di Gustavo, campione di tennis in carrozzina Nella foto a sinistra la famiglia Fernandezalcompletoa Wimbledon per sostenere Gustavo. Sopra i due fratelloni insieme per celebrare il successo del campione di tennis in carrozzina che adesso insegue il Grande Slam Roberto Degrassi TRIESTE. Questa volta gli applausi dei tifosi non erano per lui. Stavolta era lui il tifoso. Un fan speciale per un campione speciale. Juan Fernandez ha scelto il giorno migliore per assistere per la prima volta a una partita del fratello Gustavo. Tutto in un pomeriggio. Il primo trionfo a Wimbledon. Laterza vittoria stagionale in un trofeo del Grande Slam. Il primo posto nel ranking mondiale nel tennis in carrozzina. Il "Lobito" si è gustato questo momento più di qualsiasi suo canestro. Famiglia di campioni, i Fernandez. Papà Gustavo Ismael e i suoi cinque scudetti argentini nel basket, Juan che gioca con la Pallacanestro Trieste e Gustavo jr. che ha saputo prendere a pallettate un destino che ad appena un anno e mezzo lo ha costretto a guardare la vita da una sedia. «Sono orgoglioso di Gustavo - racconta il "Lobito" -A causa dei miei impegni con il basket non avevo mai potuto vederlo giocare. Wimbledon è stata la mia prima volta ed è stato fantastico vivere questa giornata insieme a tutta la mia famiglia. Tutti i Fernandez a Londra per fare il tifo. Sì, stavolta - sorride - ero io.. .la Curva Nord per mio fratello. È tosta, fare il tifoso. Ero teso, sentivo la finale, ero impaziente che cominciasse a gio- care . Io e la mia famiglia eravamo in un angolo dell'impianto . Sembrava il "Fernandez corner". Gustavo ha perso il primo set ma poi, beh, è stato semplicemente perfetto». Tenerissime alcune immagini del match. La figlia di Juan che va ad abbracciare lo zio, il secondogenito che, con il ciuccio in bocca, avanza reggendo una coppa mentre Gustavo sulla carrozzina lo guarda divertito. «Dopo aver rivinto gli Australian Open e il Roland Garros e il trionfo a Wimbledon mio fratello potrebbe essere il primo campione di tennis in carrozzina a centrare il Grande Slam. I miei genitori andranno a sostenerlo a New York agli Us Open. Vorrei esserci anch'io ma in quel periodo dovrò pensare «Ora sono tornato a Trieste, casa mia. Mi alleno per farmi trovare pronto» alla Pallacanestro Trieste». E per pensare meglio alla sua squadra, il "Lobito" quest'estate ha piantato le tende a Trieste con la famiglia. Dopo un intervento chirurgico nelle scorse settimane per risolvere la fastidiosa pu-balgia che lo ha limitato nel finale degli ultimi due campionati, Fernandez è diventato ormai "triestin patoc-co", con tanto di selfie alle sagre. «Sto vivendo un'estate da triestino. Io e mia moglie nel corso degli anni non abbiamo mai avuto una vera casa, cambiavamo città, abitudini. ATrieste siamo felici. C'è tutto, il mare, gente simpatica, io faccio quello che mi piace per una squadra che mi piace davanti a gente che mi piace. Riprendo ad allenarmi con il professor Paoli, senza stress, senza forzare. Ma il giorno del raduno voglio farmi trovare pronto». Fernandez non ritroverà Chris Wright, che non ha trovato l'accordo economico con la Pallacanestro Trieste, ma farà la conoscenza di De-rek Cooke, il nuovo centro. «Non lo conosco, ho visto qualche im