LA CITTA DELLO SPORT «QUESTE COSE? SOLO A BOLOGNA» L'ASSESSORE LEPORE: «IL MOVIMENTO CESTISTICO DI BASE È FORTISSIMO SOTTO LE DUE TORRI CERTE COSE CAPITANO SOLO QUI DA NOI» D basket torna in strada: il boom dei campetti Dalle App per trovare compagni di gioco al successo delle sfide dì 'Not in my House ' Sono quelle che si sono sfidate nel corso dell'edizione 2019 del torneo di 4vs4 'Not in my house', iniziato con i gironi eliminatori lo scorso 10 giugno Il totale degli atleti che hanno partecipato a 'Not in my house' quest'anno Di questi seicento giocatori c'erano anche cinquanta ragazze scese in campo per la vittoria IL PLAYGROUND, punto di partenza di tutti i più grandi della storia del basket. Se poi nasci a Bologna, la storia si fa ancora più romantica, perché le Due Torri sono pallacanestro allo stato puro, sono derby tra Virtus e Fortitudo. Sono BasketCity. Chi nasce qui vede nel Campetto una specie di seconda casa. Sarà anche per questo che, complice il ritorno in se- rie A delle due principali squadre cittadine, da qualche tempo, tra Bologna e provincia si respira una vera e propria 'febbre da play-ground'. Ragazzini (e non più) per ore e ore al Campetto nonostante caldo, afa e piogge improvvise; app sui telefonini dedicate solo ed esclusivamente al basket di strada; tornei su tornei che scandiscono i ritmi dell'estate bolognese fino in pieno agosto. TRA QUESTI, negli ultimi anni, ha incontrato un ottimo successo 'Not in my house', di cui ieri sera si è disputata la finale nel Campetto asllestito ad hoc in piazza VII Agosto, davanti a un pubblico di circa duemila persone. Il torneo ha da qualche anno una formula itinerante che copre buona parte del territorio metropolitano: prima i gironi eliminatori tra Bologna, Casalecchio, San Lazzaro, Anzola, Castel Maggiore e Castelfranco e, infine, \efinals in tre giorni nel cuore del centro storico, in piazza Vili agosto. Un torneo che, come sottolinea Nicola Venturi, uno degli organizzatori, «vuole tenere insieme tutti, fare giocare tutti: dai professionisti agli amatori». Missione riuscita, se sui parquet del torneo si sono alternati semplici appassionati che corrono a giocare dopo il lavoro e 'prò' come l'ex Fortitudo Nazzareno Italiano e Martino Mastel-lari, bolognese doc che l'anno scorso ha giocato nella Poderosa Montegranaro, in Legadue. «SOLO a Bologna si possono ve- dere queste cose - commenta soddisfatto l'assessore allo Sport, Matteo Lepore -. Come amministrazione abbiamo sempre sostenuto 'Not in my House' perché volevamo fare avvicinare i giovani e direi che ci siamo riusciti. E anche con lo storico Playground dei Giardini Margherita c'è un'ottima collaborazione: a tutti e due i tornei abbiamo messo a disposizione il PalaDozza per le finali in caso di pioggia. Qui c'è un movi- SUL TELEFONINO Con 'Pick&Roll' e '3x3' trovi persone nelle vicinanze disposte a giocare mento cestistico di base di grandissimo livello». CHE si rafforza giorno dopo giorno anche grazie alla tecnologia. Sugli smartphone degli appassionati della palla a spicchi non possono mancare due app. La prima si chiama Pick&roll (dal nome di un celebre movimento di attacco del basket) e permette di vedere, attivando la geolocalizzazione, tutti i campetti vicini e di contattare gli altri giocatori che hanno scaricato l'app per darsi un appuntamento e iniziare a giocare. Stesse funzioni ha un'altra app, ossia 3x3 playground. E non manca, nelle mappe a disposizione degli appasionati, nemm