BASKET » VERSO LA NUOVA STAGIONE La Dinamo "fedelissima" tra le grandi Solo 5 squadre sempre presenti in serie A nel decennio che sta per concludersi: Sassari, Milano, Pesaro, Cantù e Varese di Andrea Sini » SASSARI Dieci regioni rappresentate, due sole città a sud di Roma, una squadra ogni pochi chilometri in Lombardia. È la geografia del campionato di serie A di basket 2019-'20, che ini-zierà mercoledì 25 settembre con la Dinamo che festeggerà il decennale di permanenza nella massima serie. Una serie A zoppa. La riforma è rimasta a metà: dalle 16 squadre si sarebbe dovuti passare a 18, con una retrocessione e tre promozioni dalla serie A2. Invece lo sconquasso provocato dalla mancata iscrizione della Scandone Avellino, insieme al già previsto blocco dei ripescaggi, ha fatto sì che ai blocchi di partenza ci sia un numero di squadre dispari: 17, come nella stagione 2011-12, quella del "pasticcio" della wild card per Teramo. Sempre presenti. Il decennio si chiude con appena cinque squadre che sono riuscite a presenziare ininterrottamente nella massima serie, segno non tanto (o non solo) di un sano turnover con la serie cadetta, ma soprattuto di un alto tasso di "mortalità" dei club. Da Siena e Teramo, da Caserta ad Avellino passando per Roma e Treviso, la lista delle società sparite dalla mas- sima serie per motivi extra-sportivi è sin troppo lunga. Tra le sempre presenti c'è la Dinamo, promossa dalla Legadue nell'estate 2010. Le altre fedelissime hanno blasoni decisamente importanti: Olimpia Milano, Vuelle Pesaro, Varese e Cantù. Lombardia padrona. Ben 5 delle 17 società iscritte al campionato provengono dalla Lombardia (Milano, Varese, Cantù, Brescia e Cremona). A seguire c'è l'Emilia Romagna con 3 (Virtus e Fortitudo Bologna, Reggio Emilia) e il Veneto con 2: Venezia e Treviso. Le regioni che saranno rappresentate nella serie A 2019-'20 sono 10: Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Puglia e Sardegna. (S)prof ondo sud. Quasi nessuna traccia del Meridione d'Italia, che perde (probabilmente per sempre) Avellino dopo 19 anni di fila in serie A, ed è ora rappresentato unicamente da Sassari e Brindisi. Se non altro in serie A2 si muove bene Capo d'Orlando (battuta solo in finale playoff) e sono ricomparse Napoli e Caserta. Bentornate. L'allargamento, almeno teorico, della massima serie da 16 a 18 squadre ha consentito alla serie A di recuperare tutte in un colpo tre realtà che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana: la Virtus Roma rialza la testa cinque anni dopo quella specie di "mostro regolamentare" dell'autoretrocessione in A2. Treviso rivede la luce con altri colori e un altro stemma rispetto alla storica Benetton, che al termine del campionato 2011 - '12 chiuse di fatto i battenti. Basket city. Ma il ritorno che apre gli scenari più affascinanti è senza dubbio quello della Fortitudo Bologna, sparita dai radar della serie A dal lontano 2009 e passata attraverso un decennio a dir poco travagliato. Al via del campionato ci sarà dunque anche la F, e la serie A ritrova dunque il derby delle due torri. Un'ottima notizia per questa serie A zoppa. Dieci le regioni rappresentate in un torneo a 17 squadre La Lombardia ne manda in campo ben cinque limassimo campionato ritrova tre grandi realtà: Treviso, Roma e la Fortitudo Bologna Openjobmetis Acqua S. Bernardo! Germani Basket Dolomiti Energia Milano Armani Exchange Cremo