Vuelle Carpegna Prosciutto Pienone per il main sponsor del basket In città riesplode l'entusiasmo BASKET CARPEGNA PROSCIUTTO «E successa una vera magia» Andrea Beretta «Ario Costa ci ha convinto con la sua passione ed umiltà» ¦ Pesaro «E' SUCCESSA una magia, e le magie non si spiegano». La luce brilla negli occhi di Andrea Beretta mentre pronuncia queste parole: 31 anni, è il rampollo della famiglia che ha scelto di mettere il suo marchio sulle maglie della Vuelle, una decisione che riaccende l'entusiasmo. Fratelli Beretta, fratelli come gli Scavolini. E produttori alimentari, che con la cucina hanno parecchio a che fare: l'analogia non vuol essere forzata, ma serve per dare l'idea di una scintilla di nuovo scoccata. Stavolta il merito è dell'entroterra e di un legame rinato da alcuni anni: non è sbagliato dire che Car- pegna ha salvato Pesaro, così come Borgo Pace risanava le ferite. C'era anche il presidente di Lega Basket Egidio Bianchi a benedire il matrimonio e lo sposo, Ario Costa, faticava a trattenere l'emozione, tanto che si era scritto il discorso. «Il mio sentimento è semplice e sincero. Oggi il mio grazie va a Romina Pierantoni, Claudio Valentini, Angelo Francioni: quella scintilla l'avete accesa voi». Sono il sindaco di Borgo Pace, il gestore dell'Oasi e il vecchio sindaco di Carpegna che hanno favorito l'incontro fra la Vuelle e i Beretta. «Dopo anni di magoni e sofferenze, in cui cercavamo ovunque il main sponsor, abbiamo sco- perto che era vicino solo qualche km, nel nostro splendido territorio - dice Ario -. Grazie a loro che ci hanno scelto, oggi la Vuelle si sente grande e orgogliosa». «SI È PRESENTATO a noi con energia ed umiltà: lo abbiamo ricevuto il 10 giugno a Trezzo sull'Adda - rivela Andrea Beretta - e se n'è andato a testa bassa perché l'abbiamo salutato con il classico: vi faremo sapere. Ma in cuor nostro avevamo deciso appena Costa ha chiuso la porta: il merito è suo e gli va riconosciuto». E aggiunge: «L'onore è reciproco: il basket pesarese ci aiuterà a dare visibilità a un prodotto di eccellen- za del territorio: vorremmo che il prosciutto di Carpegna arrivasse nella vostra quotidianità e in tutti i ristoranti di Pesaro». Luciano Amadori è fiero dell'atmosfera che si respira: «Questa sala non è stata mai così piena, nemmeno quando abbiamo presentato i giocatori, oggi la gente vi dimostra cosa significa il basket in questa città. Voglio ringraziare anche gli 80 partner e i 27 , tra poco 28, consorziati che hanno creduto in noi anche quando le cose erano difficili: se siamo sani è grazie a loro, per questo la famiglia Beretta ci ha ritenuto società degna di portare in giro per l'Italia, e speriamo non solo, il loro marchio. Sarà una responsabilità e compito nostro farli innamorare, perché questo anno insieme sia il primo di una lunga serie». EGIDIO BIANCHI benedice l'operazione: «La Lega Basket è super partes, ma attenta a ciò che succede nei vari club: siamo felici che entri un nuovo sponsor così importante nel basket: Pesaro ha la struttura e il palmares per far crescere il suo percorso». Poi fanno il loro ingresso Paul Eboua e Leonardo Tote sfoggiando la nuova maglia giallo oro: come il colore dell'azienda che dura da oltre due secoli e che, con le sue risorse, restituisce la fiducia ne