GIARDINI MARGHERITA di MAURO BASSINI C ll/SS. \ {{Minte ralle iinalili lui infilato il pallone nei canestri di ijiu'l niiaiiijnli) dei(iiardiui Manjlit'iila che ila ieri /iurta il suo umile: ramimi Ultimi (.'risto/ori. lira inutile sfilarlo iirllri/air iti tiro. «Uhi pente jiaija la pizza». Lui li1 pizze' non le paijara mai. perche dalla lunetta oliai sei-selle nielli la niellerà sempre IL CAMPETTO DI GIANNI ilculro. con una naturalezza che nrlara i i/erri. In fonilo, lineilo 'e sempre stalo il suo Campetto, non solo perche lo arerà ricino alla casa ili ria Hasliiilioue. Sono stali saprai lui la ijli articoli di (iiauiiie lesiiepai/iuedi iioloipia Sport' sul l'esiodei (iarliuo a rendere ce/chre quii terreno di ijiaco e il torneo che da Inule estati accende le sere dei (Hanliui. Manifestazione unica e straordinaria, m cui una stella dcirxtia può Irorarsi a marcare il più opiiiahile dei la/culi daliar Scontri per poclii ii/limi. all'inizio, ma poi tremila spellatoli hi una sola sera.. \uche per i/iieslo JìuhiijMt 'eBushel! Uhi. hi quasi iuulile ricordare che tiiauui tirislofori. morto a (>2 anni mi dicemliremuli! dopo una lumia e spieiata nialallia. e stalo mollo altro. La targa sul campo dei Giardini ti «NON AVEVO MAI VISTO UNA PARTITA DI BASKET GRAZIE A LUI È SUCCESSO» La moglie, Giovanna Carboni SEGUE DALLA PRIMA (...) Ottimo giornalista non solo sportivo, grande organizzatore, inviato di basket per il Carlino negli anni in cui Virtus e Fortitudo facevano sfracelli in Italia e in Europa, instancabile collezionista ed esperto di fumetti di ogni Paese e latitudine. Una volta, a Mosca per una trasferta Virtus, incontrò una vistosa e disponibile ragazza nell'ascensore dell'hotel. Danilovic, che era con lui, gli sussurrò all'orecchio: «E un'amica, se ti interessa le parlo io». Gianni declinò la gentile offerta: «Grazie Sasha, ma ho portato solo i soldi per i fumetti». Aveva doti rare: l'ironia, la battuta fulminea, una serietà capace di non prendersi mai troppo sul serio. Memorabili i suoi scherzi in redazione. Una sera inserì l'intermittenza delle luci natalizie nella presa della lampada da tavolo di un collega non simpaticissimo. Il poveretto quasi impazzì prima di capire. Aveva anche la passione, ormai quasi estinta, di insegnare ai giovani. Uno dei suoi migliori allievi, Alessandro Gallo, si è fatto in quattro per intitolare a Gianni il Campetto dei Giardini. Ha raccolto centinaia di firme: Messina, Scariola, Brunamonti, Pozzecco, Villalta, Basile, Recalcati, tanti altri. Il sindaco Merola, l'assessore Lepore e il loro braccio operativo Armando Nanni (collega e amico di Gianni) hanno fatto il resto. La targa comparsa ai Giardini è un omaggio, piccolo e affettuoso, a un sognatore generoso e schivo, amato come pochissimi in un ambiente malevolo e astioso come sa essere quello dei giornalisti. Se ieri sera Gianni fosse stato con noi, se la sarebbe probabilmente cavata con un semplice 'grazie', ma di sicuro avrebbe apprezzato molto. Senza ammetterlo, naturalmente. Mauro Bassini © RIPRODUZIONE RISERVATA £*¥liBttfod« Carlino ~:~7 Bologna Nomadi.lettera ":^. ''¦ eii