Vuelle L'arrivo di Carpegna Prosciutto genera quattro contratti pluriennali: mai successo Andrea Beretta: «Siamo dei portafortuna» ¦ Pesaro «NOI PORTIAMO fortuna. Nel 2006 eravamo i fornitori ufficiali della Nazionale di calcio e Fabio Cannavaro, che poi ha vinto il pallone d'oro, era il nostro testimonial». Così Andrea Beretta, carico a molla, ha ulteriormente gettato benzina sul fuoco dell'entusiasmo potentemente riacceso sulla terrazza dell'Hotel Cruiser il 18 luglio. L'accordo con il nuovo main sponsor, che cambia la denominazione del club in Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, è stato annunciato come annuale, ma le operazioni che sta facendo la società raccontano altro, dicono in qualche modo che le spalle sono coperte: coach Pere- go ha firmato un biennale, così come Jaylen Barford e Zach Thomas, mentre Henri Drell ha firmato addirittura un triennale (con escape-Nba). Vero è che dai contratti si può anche uscire, ma così almeno si percepisce un buy-out, il che non è male, dopo aver perso in questi anni tante perle, scoperte dal diesse Cioppi, a costo zero. Mentre se questi giocatori decidono di rimanere, allora si può dar luogo ad un ciclo, costruire qualcosa, innestando poi di anno in anno altri talenti su quel tessuto: un cambio radicale di filosofia rispetto alle scorse stagioni in cui alla fine di ogni annata bisognava ricominciare tutto daccapo. La famiglia Beretta, che ha creduto nel progetto della Vuelle e ci si è buttata con energia, meritava quest'accoglienza e merita anche una maglia su misura, coi colori aziendali: «Sarà la terza maglia- ha precisato il presidente Costa - avremo ancora sia quella bianca che quella rossa, che sono i nostri colori sociali, ma in qualche occasione potremo usare anche la gialla». Che non è quella mostrata al Cruiser, ma solo un prototipo: sarà una maglia vintage. E d'altronde, chi ha seguito la Victoria Li-bertas negli anni 70, ci ha ricordato che le magl