L'INTERVISTA SERGIO PAPARELU. Vicepresidente dell'Acqua San Bernardo «Mille abbonati? Pochissimi. Guardiamo piazze come Treviso e Bologna» «CANTÙ AI CANTORINI È LACOSAPIÙBELLA MAORASOSTENETECI» \ Sergio Paparelli, il nuovo vicepresidente della Pallacanestro Cantù foto butti EDOARDO CERIANI biancoblù, adessobiancoverde), autentico mastino qual è: e cioè che da anni porta le sue effigi mettendoci passione, energie, colorichepiùglisiconfanno, sulla schiena- risorse e idee. I risultati sono lì manco a dirlo, sono ilbianco Sergio Paparelli, alla causa deUa da vedere. e il blu. Che lui ha virtual- Pa^canestro Cantù, sta dando mente tatuato sulla pelle. tanta Nuovo vicepresidente, si Che effetto fa essere il vicepresi- Così come la maglia (spesso è semPre sPeso moltissimo, da dentedi una società così gloriosa? Più un onore o un onere? È sicuramente un grande onore, anche perché sono stato nominato dal mio grande amico Davide Marson e proprio nel mio ufficio, alla presenza delle mie due splendide figlie e sotto al quadro di mio papà: pensate che insieme alui eravamo diventati soci dell'allorapresidente Franco Corrado, per cui parliamo di diversi anni fa. Che momento sta vivendo la Pallacanestro Cantù? Io dico un granbel momento, la società è tornata a essere di noi canturini dopo un po' di anni di confusione totale e di momenti alterni, fatti di luce e di buio più totale. Avete costruitounconsigliodiam-ministrazione quasi tutto canturi-no. Una bella soddisfazione. Moltissimo, perché appunto ora la società è nostra e più andiamo avanti e più ce la sentiamo nostra. Abbiamo nel cda anche Gioacchino Pantani che, pur non essendo canturino, si sta rivelando un buon partner, cu- randobene il volere della dottoressa Ylenia Lucaselli. E poi un grazie va anche a tutti i componenti di Tic (nella persona del presidente, e adesso anche dell'altro vice insieme a me della Pallacanestro Cantù, Angelo Passeri) che hanno creduto e credono in noi. Altre persone vicine a noi, che portano avanti la causa mettendoci la faccia nel cda, sono Antonio Biella e Roberto Allievi, mentre come esterni, ma pur sempre collaborativi, ci sono Antonio Munafò, Claudio Vassallo, Stefano Salice e Alberto Beretta. Davide Marson, il presidente. Ma per le soprattutto un amico: ce lo racconta? Beh, io l'ho sempre considerato un ciclone, cioè uno che continua a macinare idee e sa coinvolgere sempre più persone. Ma per me soprattutto un grande amico con la A maiuscola Lei,Davide (Marson.appunto)e Andrea (Mauri): i commilitoni, vi chiamate voi... Qualèil vostro rapporto? Mi ripeto, li reputo in primis dei grandi amici: sì, è vero, ci siamo dati questo termine "commilitoni" proprio perché non abbiamo mai smesso di combattere, alcune volte (molte) ci siamo dovuti difendere da attacchi terra-aria non indifferenti, ma pensiamo di esserne sempre usciti illesi e con i pensieri continuamente rivolti al futuro della nostra amata Pallacanestro Cantù Che tipo di squadra state costruendo? Non sta certo a me pensare alla squadra, lascio fare al nostro bravo general manager, noi badiamo solo al budget e che sia in linea con quanto ci siamo prefissati. Contento dei rientri tipo Daniele Della Fiori e Luca Rossini? Sì, moltissimo, mi è piaciuta questa idea di riportare a casa i figlioli prodigi. Non ha uguali avere un gm così in gamba e avere un Luca Rossini portato via da Sassari dopo un'esperienza che penso per lui ineguagliabile. Quale lostatodisalutedellasocie-tà? Abbastanza buono, stiamo facendo fatica a tirarci in pari, ma spero che, con l'aiuto dei diversi imprenditori locali, che auspico si facciano avanti per aiutare questa causa importantissima chiamata Pallacanestro Cantù, e dico Cantù, si possa far in modo di salvare tutto il prodigioso lavoro che stiamo portando avanti da diverso tempo Senza troppi giri di parole, ha detto che 1.000 abbonamenti perora sono pochi. Continua a pensarla così? Assolutamente sì, sono pochissimi, perché è ora che la gente (e ringrazio tantissimo i 1.000 che ci hanno già creduto) si faccia avanti e mostri la faccia, visto che noi la stiamo mettendo ormai da diversi anni, nel bene e nel male. Guardate come le piazze di Treviso e Bologna, per fare un esempio, abbiano già sottoscritto migliaia e migliaia di abbonamenti. Noi che siamo canturini non dovremmo essere da meno, per cui aspettiamo al più presto altri 2200 e più abbonamenti. Noi soci del cda e sponsor vicini alla società per dare l'esempio abbiamo sottoscritto tessere parterre ovviamente pagandole. Quanto dovrà contare Teff etto-fedeltà di tifosi e sponsor per i I futuro? Come detto prima, attendiamo i canturini, e non, perché si possa riempire sempre il palazzo, mentre, come abbiamo fatto noi, ci aspettiamo che la fedeltà degli sponsor che arriveranno sia uguale alla nostra, e cioè con un legame di almeno tre anni a questa meravigliosa maglia. Cosa si può fare per coinvolgere sempre più imprenditori? Bisogna legarli ancora di più, facendo capire che la Pallacanestro Cantù deve essere il traino anche per i loro interessi. Per altre motivazioni, invece, ne parleremo più avanti. Rischiate di diventare un esempio pertuttoil movimento.Neseiconvinto? Lo siamo già diventati, le altre società ci guardano come esempio per come si può rinascere dal fango. I suoi ricordi più belli da dirigente di Cantù quali sono? Spero nel futuro, poi ne riparleremo, come detto sopra, più avanti... I «Stiamo facendo I «Serve un esempio un po' di fatica di fedeltà anche a tirarci in pari