La Vuelle e il mercato, Cioppi: «Abbiamo scelto la qualità Non c'è fretta» BASKET CARPEGNA PROSCIUTTO kk j£j LA COSTRUZIONE DEL TEAM NON CI ACCONTENTIAMO DI QUELLO CHE CI VIENE OFFERTO: SE NON SIAMO CONVINTI, NON PROCEDIAMO Cioppi: «Abbiamo scelto la qualità» La Vuelle che verrà «La logica? Avere giocatori complementari, che non si pestano i piedi» ¦ Pesaro CIOPPI la squadra è quasi al completo: play e pivot quanto potranno cambiarla in meglio? «Saranno due giocatori importanti - dice il diesse pesarese -, prima di tutto perché sono stranieri, titolari, e devono avere qualità e pericolosità. Per il concetto che Pere-go cerca, quello dell'intercambiabilità, il play deve sapersi rendere pericoloso, magari per potersi spostare qualche minuto nel ruolo di guardia, mentre il lungo dovrà essere atletico per essere rapido nei La filosofia «Non abbiamo fretta né vogliamo farci prendere dall'ansia» cambi difensivi sugli esterni». Avete una dead-line per queste ultime due scelte? «Non abbiamo fretta né vogliamo farci prendere dall'ansia. Nonostante l'entusiasmo di questi giorni, la nostra fascia di mercato resta bassa, ma non ci accontentiamo di quello che ci viene offerto: se non siamo convinti non procediamo e continuiamo a cercare gli uomini giusti per noi». Qual è la logica seguita finora nella costruzione di squadra? «Avere giocatori complementari, che non si pestano i piedi. Per far- vi un esempio, anche se non è compito mio, Zach Thomas è uno che fa canestro da tre punti e può dare la possibilità a Eboua di tagliare dentro; mentre le penetrazioni di Drell possono far collassare la difesa che poi sugli scarichi Zach può punire tirando dall'arco». L'età media del gruppo finora è di 21 anni: quali rischi? «Volevamo giocatori di qualità tecnica o fìsica, se vuoi che siano anche esperti ti devi accontentare, viste le nostre risorse. Abbiamo deciso allora di prediligere la qualità all'esperienza, che comunque non ci fa difetto del tutto perché Thomas in Belgio ha dimo- strato di poterci già stare così come Barford in G-League, Mussi-ni è uno che in serie A ci gioca da anni e gli altri italiani comunque in A2 erano tutti protagonisti. E tante volte ci siamo detti che questo campionato è formativo per gli italiani e bisognerebbe guardarlo con più attenzione: Eboua sarà un difensore clamoroso, anche Miaschi è un bel toro oltre ad avere talento mentre Tote ha sia qualità atletiche che tecniche». Federico Mussini cerca qui il suo rilancio: cosa potrà aiutarlo? «Il contesto è fondamentale per la fiducia. Credo che Mussini, come tanti, abbia pagato le eccessive aspettative di essere profeta in pa- tria a Reggio Emilia, qui avrà l'adrenalina di giocare in una città che vive per la pallacanestro senza che questo gli pesi troppo». E poi c'è Zanotti, un giocatore che i tifosi hanno scoperto da poco e che hanno ancora voglia di conoscere... «Da metà stagione in poi le sue qualità si sono manifestate con chiarezza ed ora anche Simone ne è consapevole: è sufficiente che in ogni partita metta la sua fisicità esplosiva, il suo giocare duro, il suo volare a rimbalzo e che ogni volta che c'è uno spazio per tirare da tr