Mondiali di maxibasket over 55 Si allenano due volte la settimana, nella vita fanno altro, si sono superati «Ragazzi che onore sfidare tante vecchie glorie Milano ha vinto il bronzo, non ce l'aspettavamo» Francesca Grillo Milano CAPELLI bianchi, qualche ruga, ma fisico allenato, grazie alla preparazione e alle partite programmate due volte a settimana nel villaggio sportivo di Assago e nella palestrina del PalaLido di Milano. Un impegno costante per i giocatori della squadra over 55 della Maxibasket Milano che ha partecipato agli ultimi Mondiali disputati tra fine luglio e inizio agosto a Helsinki, Finlandia. Numeri record: 235 squadre in gara da oltre 30 Paesi, più di 3.500 atleti. «Siamo partiti determinati, ma consapevoli che gli avversari erano temibili - raccontano i giocatori -, alla fine abbiamo superato noi stessi, non ce l'aspettavamo». Milano ha conquistato il bronzo battendo alle semifinali la squadra di casa. Un bel traguardo per Milano, che con Napoli e Bologna ha rappresentato la Nazionale Italiana. Non potendo effettuare gli allenamenti in giro per la penisola, infatti, l'Italia, seguendo il regolamento Fimba (Federai International Maxibasketball Association), partecipa ai Mondiali di Milano contro Bologna maxibasket con tre squadre, con la clausola che non ci possano essere due team della stessa nazione nello scontro diretto della finale. E così, Bologna e Milano si sono scontrate ai quarti: Bologna ha vinto di dieci punti e ha poi conquistato l'oro, mentre Milano ha raggiunto il bronzo. «Un'emozione pazzesca, giochiamo insieme da anni ma non ci aspettavamo di tornare vincitori dal campionato più importante della disciplina», racconta ancora emozionato uno dei giocatori della Maxibasket Milano, Roberto Biffi, di Cesano Boscone, che nelle vita fa tutt'altro: architetto per il Comune e scrittore. Sì, perché questi giocatori over 55 nella vita sono architetti, ingegneri, imprenditori, commessi. Tra i giocatori, anche vecchie glorie del basket come Fausto Bargna, campione italiano con l'Olimpia Milano nell'86 e 87, Luigi Brambilla, Luca Val-secchi, Giovanni Bassi: sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto la storia del basket italiano e che tuttora scendono in campo sotto la guida di coach Andrea Bassani. Gli under 55 non si riuniscono solo sul campo: tante le attività di beneficenza che coinvolgono anche ex cestisti del calibro di Pierluigi Marzora-ti e Carlo Recalcati di Cantù. «Per noi è un onore confrontarci e giocare con queste glorie, affrontando altri nomi importanti come il sovietico Aleksandr Vol-kov - aggiunge Biffi -. Siamo in 13, oltre ad allenatore e vice, e nella maxibasket