Un'anima sarda per la Dinamo "italiana" Basket, terzo giorno di lavoro per i biancoblù ad Aritzo. I dirigenti ricevuti dal sindaco del centro barbaricino di Andrea Sini » SASSARI Roster dalla forte impronta italiana, ambizioni europee, radici e anima fortemente sarde. La Dinamo Banco di Sardegna continua a lavorare nel ritiro di Aritzo. Recuperati Marco Spissu e Jack Devecchi, che avevano ricevuto una speciale "dispensa" per assistere alla discesa dei Candelieri, il gruppo corre e suda agli ordini di staff tecnico e preparatore in attesa di poter essere al completo: all'appello mancano infatti Michele Vitali (arriverà domani) e Curtis Jer-rells. E mentre la società ha ufficializzato il programma dei primi due tornei amichevoli stagionali , in programma rigorosamente in Sardegna (31 agosto-I settembre a Olbia con Efes, Torino e Urania Milano, 7-8 settembre a Oristano con Brindisi, Tartu e Massagno), ieri l'amministrazione comunale di Aritzo ha accolo lo "stato maggiore" del club sassarese. Nella sala conferenze del Museo Mura, il sindaco Gualtiero Mameli e l'assessore allo Sport Giuseppe Pili hanno dato il benvenuto ufficiale a nome della comunità al presidente Stefano Sardara, a coach Gianmarco Pozzecco, al general manager Federico Pasquini e il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, ha presentato il primo ritiro del club biancoblù in terra di Barbagia. «Siamo felici e onorati di avere qui la Dinamo per l'inizio della preparazione alla sua nuova stagione - ha detto il sindaco Mameli - e per questo ringraziamo il Club e il suo presidente, che già all'indomani della storica vittoria del triplete ci avevano onorato di una graditissima visita. Aritzo è diventata il punto di riferimento per lo sport isolano e speriamo di poter avere ancora in futuro con noi la Dinamo». «Ringrazio l'amministrazione comunale e tutta la comunità di Aritzo - ha detto Sardara -che ha intrapreso un percorso illuminato e azzeccato, perché il turismo sportivo sta diventando uno dei maggiori attrattori per far conoscere le bellezze delle realtà locali, come già ampiamente sperimentato nel resto d'Italia e in Europa. Sappiamo che la Sardegna è molto più del sole e del mare, è fatta di tradizioni e cultura. Credo che Aritzo abbia le carte in regola per proseguire con successo questo percorso, per le sue caratteristiche geografiche e climatiche ideali e per un'organizzazione strepitosa, perfettamente funzionale alle esigenze». Sardara ha anche lanciato la sfida agli amministratori locali per la costruzione di un campo da pallacanestro ad Aritzo, con un progetto da pensare che anche attraverso il coinvolgimento di Banco e Dinamo possa portare il basket in questo territorio. «In un periodo in cui i giocatori fanno molta fatica - ha sottolineato Pozzecco -, ritrovarsi in un posto in cui sono attorniati da tanta ospitalità e affetto è davvero importate. Non posso che ringraziarvi per l'umanità, la s