Marino jr: occhio a Thompson a Brindisi può fare la differenza Basket II general manager dell'Happy Casa stila il bilancio dopo le operazioni di mercato e non esclude nuovi arrivi di Antonio RODI BRINDISI - TI sipario si è alzato già da qualche giorno. Nel torrido PalaPentassuglia la ''banda Vinteci" si è messa alle spalle la prima settimana di preparazione. È stata una gran bella faticata viste le temperature degli ultimi giorni. Uno stato di cose che ha complicato (non poco) il lavoro quotidiano. Eppure nessuno ha battuto ciglio, nemmeno un lamento. Questa è la fase più importante (e delicata) della stagione, quella in cui c'è da mettere benzina nel motore e creare la giusta amalgama nel gruppo, dentro e fuori il campo di gioco. Questo per provare a raggiungere gli obiettivi che il club si è prefissato. «Uno su tutti, la salvezza, cosi come è stato negli ultimi anni», dice Tullio Marino, general manager della sodalizio di contrada Masseriola. «La nostra speranza è quella di ripetere il più possibile la bella esperienza della passata stagione dove siamo andati ben oltre le aspettative. Quindi voghamo concentrarci innanzitutto su una salvezza che possa arrivare il prima possibile e poi. magari, cercare di toglierci qualche gran bella soddisfazione». Si riparte con facce nuove, con nuovi attori protagonisti. «La squadra non è del tutto nuova, avendo riconfermato Banks, Brown e Zanelli. Pertanto non ripartiamo da zero, anzi. C'è una base molto ben collaudata, c'è un nucleo forte e consolidato, cui si aggiungono giocatori che conoscono già la nostra realtà, come lo stesso Antonio Iannuzzi, oppure stranieri che ben conoscono le dinamiche del nostro campionato o hanno alle spalle una significativa esperienza a livello europeo. Per esempio Kelvin Martin, che arriva da noi dopo aver vestito la maglia di Cremona e Virtus Bologna. E proprio con le V ha vinto la Chamnions Leasme 2018/2019». Si può allora dire che il gruppo parte con una base solida e con giocatori di indiscussa esperienza. Tra cui, però, qualche giocatore tutto da scoprire. Uno su tutti Darius Thompson, il quale è chiamato a ripetere quanto di buono fatto la scorsa stagione quando, con la canotta dello ZZ Leiden, è stato il miglior realizzatore del campionato olandese (18,9 punti a partita tirando con il 40% da 3, il 54% da 2 e l'82% ai liberi, oltre a 5,3 assist e 4,1 rimbalzi di media) e top scorer in Fiba Europe Cup (22.4 punti di media a partita conditi da 5.1 rimbalzi e 3,9 assist). «E l'incognita e. al tempo stesso, la speranza. Thompson è un giocatore che arriva a Brindisi dopo una stagione importante in Olanda, un giocatore con tanti punti nelle mani. Se riesce a ripetere quanto di buono fatto lo scorso anno può davvero essere la chiave di volta della nostra stagione Può davvero darci tanto e cambiare le sorti della nostra squadra. Una scommessa? Probabilmente sì». Brindisi ha scelto di optare per il "5+5", lasciandosi alle spalle (almeno per il momento) il format del "6+6" ed eliminando la luxury tax. «La scelta è stata condivisa da tutti, da staff societario e tecnico. Tra l'altro è arrivata in corso d"opera, per tutta una serie di situazioni che si sono venute a creare nel corso del mercato. Soprattutto è nata quando c'è stata la possibilità di prendere Luca Campogran-de, un giocatore che avevamo già seguito lo scorso anno. Nel momento in cui sono maturate le condizioni per firmare Campogrande come cambio delle guardie, abbiamo deciso di optare per "5+5". Fermo restando che, se più avanti, nel corso della stagione, dovessero crearsi le condizioni per virare nuovamente sul "6+6" rinunceremo alla luxury tax e inseriremo un altro straniero». Il general manager dell'Happy Casa Basket Brindisi, Tullio Marino e nella foto in basso Darius Thompson T'"".....".......¦'¦'¦'¦'-'¦¦¦«''[f