VERSO I MONDIALI L'Italia dura solo un quarto, poi la Serbia decolla. Aradori escluso diventa un caso ITALIA SERBIA 96 ITALIA: Della Valle 9 (2/2,1/4), Belinelli 16 (4/8, 2/5), Gentile 11 (3/7, 0/2), Biligha 6 (2/6, 0/1), Vitali L. 6 (0/2,2/4), Filloy (0/3, 0/1), Brooks 3 (1/1 da tre), Tessitori 2 (1/3), Ricci (0/2,0/2), Abass 9 (4/6,0/2), Sacchetti B. 2 (1/2,0/3), Datome ne. AH: Sacchetti R. SERBIA: Simonovic 8 (1/2,2/3), Bogclanovic 15 (3/3,3/11), Bjelica 13 (1/1,3/8), Racluljica ne, Bircevic (0/1, 0/1), Jokic 20 (4/7,1/1), Milutinov 3 (1/2), Micie 11 (1/4,2/4), Gucluric 13 (1/2,3/5), Jovic (0/2,0/3), Marjanovic 13 (4/6,0/1). Ali: Djorcljevic A. ARBITRI: Arbitri: Schinas, Tsaroucha, Kar- daris NOTE: parziali 15-14,17-31,17-24,15-27. » ATENE___________________________ Troppa Serbia per l'Italia. Il primo dei tre scontri estivi (il più importante al Mondiale il 4 settembre) va alla squadra di Djord-jevic (64-96), che sfrutta chili, centimetri e talento per piegare un'Italia apparsa più viva rispetto alla sconfitta contro la Grecia. Privo di Gallinari e Datome, il et Meo Sacchetti ha dovuto fare i conti stasera anche con l'improvvisa assenza di Daniel Hac-kett, fermato da un malessere intestinale. Nonostante la sfortuna e l'evidente divario fisico tra le due formazioni, l'Italia non ha dato mai nulla per scontato mostrando carattere e voglia di mettere in difficoltà la Serbia su ogni pallone. Marjanovic e compagni sono da Medaglia d'Oro mondiale e anche stasera lo hanno ampiamente dimostrato. Per l'Italia altro tassello sulla via di Fo-shan. Aspettando di poter avere tutti gli effettivi a disposizione. «Non è bello perdere in questa maniera - ha detto Meo Sacchetti-. Abbiamo avuto qualche sprazzo durante la gara ma ci manca ancora quella durezza mentale per giocare contro squadre di questo livello. La differenza tra noi e loro l'abbiamo vista e pagata. Non scopriamo oggi la Serbia, squadra profonda e con giocatori che per noi sono immarcabili. Detto questo, si può migliorare, anche perché facendo poco canestro da fuori è difficile trovare gioco interno. Da oggi siamo in 14 dopo il taglio di Pietro Aradori: una scelta tecnica dovuta al fatto che in quel ruolo riteniamo di essere coperti». Ma proprio l'esclusione del neo-fortitudino ha innescato le polemiche, legate anche al fatto che Aradori dopo il taglio ha lasciato il ritiro azzurro per tornare in Italia. Gli azzurri tornano in campo questo pomeriggio alle 17 italiane (diretta su Sky Sport Arena), contro la Turchia. Domani la squadra viaggerà da Atene a Pechino per poi trasferirsi a She-nyang e disputare il torneo Au-sfiger con Serbia, Francia e Gran Bretagna. Esordio al Mondia