Basket Domani la finale mondiale tra sudamericani e iberici Francia a... Scola dall'Argentina Ora c'è la Spagna Le furie rosse piegano l'Australia dopo 2 supplementari Gasol e Scola sono i simboli delle contendenti al titolo di Simone Amaro PECHINO ¦ La classe non ha davvero età. Luis Scola, 39 anni, unico rimasto della generazione di fenomeni del basket argentino, grande protagonista dell'oro olimpico ad Atene nel 2004 e del bronzo a Pechino nel 2008, continua a stupire. Nella semifinale vinta contro la Francia, Scola ha disputato una prestazione da brividi, con 28 punti e 13 rimbalzi. E' finita 80-66 per i sudamericani, che di fatto hanno sempre controllato il match con i transalpini, deludenti nei loro uomini chiave dopo il capolavoro contro il Team Usa. L'Argentina al contrario ha acquisito ancor più consapevolezza dopo la vittoria contro la Serbia ed è sembrata più determinata dei rivali nel volere la finale. Commovente a fine match l'abbraccio tra lo stesso Scola e Manu Ginobili, autentico totem del basket albi-celeste. Domani in finale (ore 14) l'Argentina troverà la Spagna, che ha piegato l'Australia al termine di una gara combattutissima finita al secondo supplementare. Difficile immaginare una partita più tirata, e i due supplementari sono lì a dimostrarlo: dopo 50 minuti di battaglia la Spagna ce l'ha fatta. La squadra di Scariolo ha battuto 95-88 l'Australia che nei tempi regolamentari aveva condotto a lungo la partita. Ma il fattore determinante tra i tanti è stato senza dubbio Marc Gasol, che alla 134esima partita della sua stagione ha sfoderato una prestazione da fenomeno, da 33 punti. Senza dimenticare le due triple nel secondo supplementare di Llull. L'Australia è uscita a testa altissima: migliore a rimbalzo offensivo, con il solito Patty Mills, autore di 32 punti, a regalare spettacolo. La Spagna così è tornata in finale ai mo