odo il successo al Trofeo Lombardia Cantù e Pancotto con i piedi per terra «Guardiamo all'obiettivo: la salvezza» L'analisi. Il coach: «Il risultato va bene per l'autostima e per continuare a farci lavorare bene» «Ma non scordiamoci che restiamo una squadra considerata tra quelle a rischio retrocessione» GILDO BROGGI CANTÙ CANTÙ Ora il "rischio" è quello di esaltarsi troppo. Battere due squadre di Eurocup - per combinazione nello stesso girone della seconda coppa europea- comandando da subito la prima gara contro Brescia e dimostrandosi capace di recuperare lo svantaggio nella finale di fronte a Lubiana, potrebbe fare alzare troppo lo sguardo all'Acqua San Bernardo. Certo, un po' di sano entusiasmo non sarebbe sgradito in società se servisse a irrobustire il numero degli abbonamenti da qui all'inizio del campionato, ma per quanto riguarda il campo, a mettere tutti tranquilli ci pensa per primo coach Cesare Pancotto. «Indiscusso il merito dei ragazzi» «Dobbiamo guardare al nostro obiettivo che è la salvezza - ha detto -. Vabene questo risultato per l'autostima, ma soprattutto per incitarci a lavorare in allenamento come abbiamo fatto finora, continuando il percorso formativo che ci può far sviluppare la qualità delle nostre partite, così comegiàfacciamo conle sedute in settimana. Restiamo comunque una squadra considerata fra quelle a rischio di retrocessione, dobbiamo avere la voglia costante di ribaltare questo pronostico. È comunque indiscusso il merito dei ragazzi in queste due partite, giocate con la stessa intensità, la stessa voglia di difendere e la stessa qualità di attacco, nonostante le assenze in entrambi i match». Ecco, le assenze: si vedrà nei prossimi giorni se Clark - un minuto e mezzo sabato e poi sempre in panchina - potrà essere recuperato per il debutto in campionato di Brindisi fra dieci giorni, e se per Hayes - eccellente presenza dentro l'area contro Brescia- il malanno muscolare che lo ha tenuto fuori nella finale si rivelerà cosa di poco conto. Ma anche senza play e centro teoricamente titolari, la partita vinta contro Lubiana ha confermato la bontà complessiva dell'organico, dopo il successo di sabato. E questo con uno Young visibilmente spaesato alle prime uscite coi nuovi compagni: ha mostrato la volontà di inserirsi, però da realizzatore come è stato presentato qualche volta ovviamente è parso "desideroso" di trovarsi una conclusione personale, magari con tiri con poco I La consistenza di Wilson e Burnell E il riconoscimento a Pecchia, in grado di accendere i tifosi equilibrio nell'esecuzione. Per quanto riguarda Collins invece il 4 su 22 complessivo al tiro nel weekend ci si augura sia dipeso dall'assenza di Clark e dal ritrovarsi a cercare di far gioco per i compagni, condizionando così la sua efficacia al tiro. Detto dell'affidabilità, un po' oscura, ma decisamente utile nei loro moli, di La Torre e Simioni e della futu-ribilità di Procida capace di offrire lampi di classe oltre che di esplosività fisica, ci sono poi gli aspetti largamente positivi. Anche Hayes c'è Innanzitutto la consistenza di Wilson e Burnell e il loro rendimento nella finale, arricchito eccome da Hayes nella prima partita. Il predominio nel conto rimbalzi sia contro Brescia (assenti l'ex Abass e Vitali, ma il pacchetto lunghi era al completo) che contro Lubiana conferma l'ottima impressione fornita dai tre "interni". E accanto a loro si sono segnalate alla grande le due matricole della serie A: il riconoscimento di Mvp del torneo a Pecchia è stato più che meritato per un giocatore che potrebbe accendere il pubblico con la sua esuberanza fisica unita a una valida caratura tecnica, mentre Rodriguez ha pure lui dimostrato di meritarsi ampiamente il campo in questi test di serie A. Andrea La Torre (in versione capitano) si gode il Trofeo Lombardia. Un po' più perplesso Jason Burnell Cameron Young, al suo esordi