BASKET SERIE A. Domani alle 12 a Sassari la sfida con i giuliani sinora sempre sconfitti Pozzecco non si fida di Trieste «Verranno fuori, evitiamo che avvenga contro La Dinamo» Sassari. «Partiamo forte, facciamo capire a Trieste che qui è dora»: così il coach Gianmarco Pozzecco che cerca di disinnescare la trappola della differenza dì classifica. Domani a mezzogiorno arriva al PalaSerradimigni una squadra che è ancora in fondo alla classifica, senza vittorie, mentre il Banco di Sardegna è 5/5 compresa la Supercoppa. «E una squadra che dobbiamo rispettare. Trieste ha giocato su campi come Venezia e Milano e poi perso in casa contro un'ottima Varese. Nelle prime gare erano incompleti, senza De-quan Jones e un giocatore come Strautins che ci piace, abbiamo anche seguito. Hanno stranieri validi e cambi che incidono, come Da Ros e Cavaliere. Sono sicuro che verranno fuori, dobbiamo impedire che lo facciano contro di noi, giocando subilo forte». Nelle fila avversarie due volti noti ai tifosi sardi: il play italoargentino Juan Fernan-dez. decisamente migliorato rispetto a quello che ha giocato a Sassari 9 gare nel 2013, e l'ala Janelidze, 8 punti e 5 rimbalzi l'anno scorso in A2 con la Cagliari Academy. Il chi Mio Se Trieste si presenta all'appuntamento al completo, la Dinamo ha qualche dubbio su Marco Spissu, rimasto fermo gli ultimi due giorni per un leggero problema musco- lare. «Ho uno staff medico valido e mi hanno dato garanzie sul suo stato di salute», dice Poz. sottolineando altri due aspetti: la credibilità e l'entusiasmo. «Alla riunione di Ginevra per la Chanipions ho capito quale credibilità abbia questa società, anche se non ha mai vinto il trofeo. Quanto all'entusiasmo, deve essere la nostra benzina e giovedì sera nell'incontro con migliaia di alunni delle scuole per il progetto col Banco di Sardegna abbiamo ricevuto una dimostrazione di cosa rappresenti la Dinamo». Giampiero Marrae RIPHOOUZJCNE RISERVATA IL COACH Gianmarco Pozzecco, 46 anni, sulla panchina della Dinamo Banco di Sardegna Sassari HA DETTO l»4» «Il mio modo dì allenare è coinvolgere anche i giocatori