IL DOPOPARTITA Dalmasson: «Nell'intervallo la scossa, mai mollare» Il coach ha strigliato la squadra: «Vedevo volti depressi perchè eravamo sotto di 8. Ma ora non dobbiamo pensare di essere bravissimi». Poz: «Ho sbagliato» L'esultanza dei sostenitori della Curva Nord al seguito SASSARI. L'Eugenio furioso. C'è stato anche questo ieri a Sassari. Il coach della Pallacanestro Trieste nell'intervallo ha alzato la voce. Il motivo lo racconta lo stesso Eugenio Dalmasson: «Eravamo sotto di otto punti, avrei voluto vedere la rabbia, la carica negli occhi dei miei giocatori. Invece erano depressi, delusi. Doveva scattare qualcosa. Mi sono arrabbiato. E vedere che nel terzo quarto pur senza fare cose clamorose siamo riusciti a vincere il parziale mi ha dato la sensazione che potessimo finalmente davvero svoltare questo incontro». Aveva chiesto la partita perfetta. «Non lo è stata. Se potevamo venir considerati ammalati dopo lo 0-3 non siamo guariti di colpo. C'è ancora da lavorare e faremmo un errore colossale se adesso ci accontentassimo e pensassimo di essere quelli bravi che hanno battuto i vicetricolori. Sabato all'Allianz Dome arriva Brescia e non sarà semplice. Non cambio idea - prosegue Dalmasson - solo perchè abbiamo vinto: questo è un campionato difficile dove può succedere di tutto. Stavolta ha girato bene per noi. A Sassari abbiamo capito che dobbiamo pensare a fare la nostra partita senza preoccuparci o spaventarci di chi ci sta di fronte». Continua Dalmasson: «Ogni gara fa storia a sé. In questa abbiamo dimostrato la capacità di non mollare mai. Ci sono stati momenti nei quali abbiamo dimostrato grande attenzione difensiva e ho visto in tutti la voglia di buttarsi su ogni pallone. Sono segnali dai quali dovremo ripartire per preparare il prossimo confronto con la Germani Brescia. Non essere più a quota zero ci potrà da- re la giusta serenità». Gianmarco Pozzecco, coach riconfermatissimo del Banco di Sardegna, alla vigilia non aveva fatto mistero di ritenere bugiarda la classifica della Pallacanestro Trieste, riconoscendo alla rosa una qualità tecnica superiore all'ultimo posto in coabitazione. E nella sala stampa oltre a fare i complimenti a Dalmasson e ai giocatori bian-corossi il Poz si assume le responsabilità della sconfitta senza cercare alibi di sorta. «Colpa mia, perché avrei dovuto fare cose diverse - è l'inizio dell'analisi del match da parte del tecnico -Purtroppo non siamo mai riusciti a trovare un quintetto che riuscisse ad essere efficace sia in attacco che in difesa. Ci sono stati momenti nei quali abbiamo fatto ricorso più al ta- lento individuale che al gioco di squadra. Abbiamo cercato di chiudere in fretta il match e quando in queste circostanze non trovi il canestro diventa tutto più complicato». Il successo dei biancoros-si interrompe una serie positiva dei sardi