Caja non abbassa la guardia «La società deve tenere gli occhi aperti sul mercato» Attilio Caja è soddisfatto delle due belle vittorie contro Trieste e Fortitudo Bologna, ma di certo non si accontenta di un bottino comunque non scontato senza la sua guardia titolale: «4 punti in tre partite senza Clark vanno oltre le più rosee aspettative considerando i margini ampi che hanno accompagnato le due vittorie. Il lavoro da fare era tanto e rimane tanto: chiedono giustamente tempo Milano e Venezia, noi abbiamo cambiato 7 giocatori e non abbiamo certo il loro talento. Però quei 4 punti in cascina ce lo fanno affrontare con più sicurezza...». Dunque le prime tre giornate dicono che l'OJM è in grado di salvarsi senza patemi? __________ «Per quel che si è visto al momento è così, però la storia di questo campionato insegna che quello che vale oggi domani non vale più. Non possiamo permetterci di dare nulla per scontato, ed anzi ci sono alcuni concetti importanti da puntualizzare: l'allenatore e la squadra devono lavorare tutti i giorni sul campo, ed anche fuori la società deve tenere gli ocelli aperti per vedere se c'è modo di migliorale attraverso il mercato. Lo fanno tutti per alzare l'asticella: se gli altri migliorano e tu rimani uguale ti passano davanti...». Ci sono ancora margini di crescita all'interno del gruppo? «Ciascuno di noi deve fare di più, io per far rendere al meglio chi non ha ancora raggiunto il top, i giocatori avere più ambizione e Conti verificare se c'è qualcuno per migliorale il roster. Ci sono elementi di cui sono contento perché sono andati un po' meglio del previsto, menue qualcuno ha reso un po' meno: compito mio è quello di darsi da fare con allenamenti e video individuali, stimolando e valoriz- «Senza aver avuto Clark a disposizione il bilancio in classifica è oltre le migliori attese» zando il materiale a disposizione. Però chiedo ai giocatori di non accontentarsi delle due belle vittorie con Trieste e Fortitudo». Qual è la richiesta specifica che rivolge ai giocatori? «Ai ragazzi chiedo una voglia costante di migliorarsi per il futuro: per molti di loro Varese è il top della carriera, ma non deve essere un punto di arrivo. Bisogna avere senso di sfida e dimostrare ambizione: accontentarsi di un rendimento da 6,5 mi disturba, bisogna sempre porsi obiettivi personali importanti come hanno fatto qui i vari Okoye, Avramovic, Scrubb e Cain. Vale per tutti compresi gli italiani: __________ l'impegno per un giocatore professionista è una base ma da solo non basta, bisogna avere impatto anche coni numeri». Dopo la pausa di ieri il calendario proporrà una serie di sfide difficilissime ad iniziare dalla trasferta sul campo della capolista Virtus Bologna... «Affronteremo in serie 6 squadre che a mio avviso faranno i playoff in un mese e mzzo davvero complicato. Poi a dicembre il calendario sarà più abbordabile, ma nel frattempo è probabile che le squadre attualmente in basso alla classifica avranno operato sul mercato. Dobbiamo mantenere le due mani sul manubrio e lavorare con la giusta mentalità; Milano, Bologna e Venezia sono fuori portata, per competere con Brescia, Reggio Emilia e Brescia ci manca un giocatore che oggi non abbiamo. Detto questo io sono competitivo e anche se le avversarie sono più forti do il massimo e provo a sovvertire il pronostico, confido che questa mentalità l'avrà anche la mia squadra» Giuseppe Sciascia ® RIPRODUZIONE RISERVATA