BASKET SERIE A PALADOZZA ANCORA INVIOLATO I PADRONI DI CASA SBAGLIANO L'INIZIO AFFIDANDOSI SOLO AL PROPRIO TALENTO E SENZA UNA BUONA ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA Mancinelli e Robertson: è il sorpasso Fortitudo Treviso ko L'Aquila insegue a lungo e s'impone in volata Fortitudo Bologna | 77 Treviso I 69 POMPEA BOLOGNA: Robertson 23, Aradori 13, Cinciarini 6, Mancinelli 9, Franco ne, Dellosto ne, Leunen, Fantinelli 4, Daniel 17, Stephens 5, Stipcevic. Ali. Martino. DE' LONGHI TREVISO: Tessitori 9, Logan 11, Nikolic 10, Parks 2, Chil- 10, Uglietti 6, Severini, Piccin, Barto-li, Fotu 18, Cooke 13. Ali. Menetti. Arbitri: Paternicò, Borgioni, Nicoli-ni. Note: parziali 18-19; 35-45. Tiri da due: Fortitudo Bologna 22/34, Treviso 21*11*2. Tiri da tre: 6/19; 4/22. Tiri liberi: 15/24; 9/14. Rimbalzi: 46; 31. Massimo Selleri ¦ Bologna UNA FORTITUDO cinica riesce a capovolgere un'inerzia a lei sfavorevole speculando su alcune ingenuità avversarie e così toma alla vittoria mettendo a segno la terza vittoria nella prime quattro giornate. Delle tre caratteristiche che una squadra deve avere quando lotta per la salvezza, la Fortitudo è solo brutta. Una novità perché con tutto il talento che può mettere in campo uno si aspetterebbe che fosse magari un po' sporca nelle giornate negativa e che, invece, fosse sempre cattiva. La Effe, invece, si affida tanto alle individualità e poco al gioco di squadra. E se questo può essere efficace in attacco, diventa un difet- DECISIVO La precisione al tiro (23 i punti finali) e la grinta della guardia canadese Kassius Robertson, 25 anni, hanno trascinato la Effe alla vittoria contro Treviso (Ciamillo) to importante in difesa, con i padroni di casa che subiscono una valanga di penetrazioni perché nessuno si aiuta. AL COACH TREVIGIANO Max Menetti non sembra vero di poter utilizzare la zona contro un avversario che potrebbe batterla a occhi chiusi solo se ci si passasse la palla con un po' di criterio. In questo quadretto gli ospiti commettono un solo errore che, però, risulterà fatale: voler chiudere la partita troppo presto, mettendosi a sparacchiare dall'arco. Accorciare la lunghezza della gara significa dare la possibilità ad Antimo Martino di schierare il trio Pietro Aradori, Daniele Cin-ciarini e Stefano Mancinelli nei momenti decisivi e non è un caso che sia il capitano biancoblù a firmare il primo sorpasso della Effe sul 61-59, dopo essere stata sotto di 13 punti sul 2942. I tre sanno giocare e non hanno bisogno di tanti insegnamenti, devono solo trovare due compagni che in campo siano disposti a seguirli, cosa di cui Rok Stipcevic non si convince. Eppure è il buon Cincia a mettere a segno la tripla del 66-62 quando mancano ancora 4'41" alla fine delle ostilità. Il PalaDozza, però, si è acceso e adesso è davvero diffìcile infilare la palla nel canestro che sta proprio dietro la Fossa dei Leoni. Ma se non ci fosse una costante complicazione della vita probabilmente non staremmo Il finale biancoblù Cinciarini si fa sentire con la tripla del +4 E Aradori non è da meno parlando di Fortitudo e il quinto fallo di Matteo Fantinelli costringe la panchina biancoblù a cambiare nuovamente le carte in tavola. C'è però ancora Cinciarini a diventare protagonista e a far perdere la staffe a Jordan Parks con Treviso che non attacca più il canestro e continuare a fare cilecca dalla lunga distanza. La parola fine la fa scendere Kassius Robertson che due triple consecutive con l'20" da giocare. E' festa grande per due punti importantiss