Le pagelle Esordio poco esaltante per il play Vasa Pusica, mentre sale in attacco il rendimento di Henri Drell Le due grandi lacune del match: inconsistenza difensiva e rimbalzi ¦ Pesaro PIÙ CHE PARLARE dei singoli giocatori, che all'interno di una partita-non-partita ha poco senso, occorre mettere mano ad alcune sequenze. Il problema che non da oggi emerge dal campo e che le statistiche poi certificano, è il problema dei rimbalzi: nel primo quarto il rapporto era di 3 a 10; nel secondo quarto siamo a 9 per Pesaro e a 21 per Bologna; nel terzo quarto Bologna aveva agguantato 41 palle contro le 17 di Pesaro. Il quarto quarto di gioco nemmeno metterlo nel conto perché è andato in tilt anche il computer delle statistiche. La difesa. Contro una formazione come la Virtus il minimo sindacale era entrare in campo con un'aggressività che non doveva dare respiro: attaccati agli uomini come il vinavil, sporcare tutte le palle possibili, al limite della cattiveria. E questo non solo non è successo, ma non s'è visto il minimo accenno. L'attacco. Una squadra così leggera deve riuscire perlomeno a correre, per evitare di lavorare contro le difese schierate. Ma questo non è possibile se non ci sono rimbalzi. Difficilissimo poi contro una formazione come la Virtus. Si sono visti solo tentativi singoli, forzature a ripetizione come sono state quelle di Bar-ford (5) che dopo 30 minuti di gara chiudeva con 1 su 8 al tiro. Da un pivot da area dei tre secondi, si è passati a Chapman (6) che al di là del fatto che in 30 minuti ha preso 5 rimbalzi, è un giocatore con buoni movimenti ed ha anche un buon tiro periferico. Il problema, come diceva il cardinale dottamente, è: leggere il testo all'interno di un contesto e i bot- tini individuali all'interno di un match del genere non hanno valore. Sale in campo offensivo Drell (6) che sembra prendere un po' di confidenza. Efficace nel primo quarto e nel secondo con 13 punti, con un solo canestro nel terzo giro di cronometro. Era molto atteso l'esordio di Pusica (non giudicabile), scuola slava: il suo battesimo è avvenuto contro giocatori della stessa scuola, ma di altissimo livello. Da rivedere, anche se non è stato dei migliori, insomma non ha abbagliato. Per quel che riguarda Mussini (5,5) l'unica cosa che si può dire che l'oceano non è il suo mare: comunque meglio di Pusica. Che Thomas (5,5) si trovi più a suo agio lontano dall'area dei tre secondi è ormai certificato. Il problema è chi va sotto a dare un mano ai pivot. Tote (non giudicabile) così come per Eboua, che ha comunque il fisico dalla sua e con l'aria che tira è un vantaggio. Zanotti (5) poco in campo e in 30 minuti racconta... che non ha quasi mai tirato ed ha preso 2 rimbalzi; più