Vuelle, la voragine è al rimbalzo Basket c'è il problema dell'ala grande e di Thomas come spalla del pivot. La società è realista Per fare un paragone facilmente comprensibile è come se uno andasse a vedere la Vis e poi si ritrovasse davanti Messi o Ronaldo. Uno si guarda in giro e dice: 'Ho sbagliato stadio. Non sono al Be-nelli ma al Santiago Bernabeu...'. Perché questo è il paragone che corre tra la Carpegna Prosciutto e la Segrafedo. Per cui il match è da archiviare e da ricordare solo per il fatto di aver visto Teodosic dal vero e non in Tv, il Messi della situazione. Quindi, invece di guardare Bologna - uno e due -sarà bene capire dove andare a caccia di punti. Contro Pistoia? Contro Roma? Vincere con Cantù in casa e con Trieste? Ieri mattina alla presentazione delle finali di Coppa Italia, Ario Costa è stato più realista del re: «Volevamo esserci anche noi, ma sarà per la prossima edizione che si svolgerà a Pesaro». Scaramantico sicuramente, ma certa- mente con i piedi ben saldi sul terreno, perché domenica la Vuelle viaggia verso Brindisi, squadra che ha battuto in casa Milano. Per cui è facile ritrovarsi ancora in fondo alla classifica. Sui punti deboli della squadra, premesso che si è davanti a dei ragazzini senza esperienza, Ario Costa aggiunge: «Il fatto di aver giocato incompleti non ha aiutato ed ancora si devono ben capire e definire i valori tecnici». Insomma ci vuole tempo. Ammesso che ci sia tempo. E che si sia ancora nella fase di chi mettere a destra e chi a sinistra, lo si capisce, non tanto sotto il profilo dell'impegno difensivo, quanto per esempio sul problema dei rimbalzi dove gli scarti con le squadre avversarie - anche se tutte e tre quelle incontra-tre erano molto forti - è stato abissale. Questa la cosa più urgente che si sta ritrovando Pere- go. Impossibile giocare, con la speranza di portare a casa il risultato, con simili situazioni sotto canestro. Contro la Virtus, che non ha mai spinto al massimo sull'acceleratore anche perché ha un partita infrasettimanale di Coppa, il panorama era desolante: tre solo rimbalzi catturati nei primi dieci minuti di gioco. Inutile comunque sparare sulla Croce Rossa, per quello che riguarda la squadra nel suo complesso, ma dentro l'area Perego ha bisogno di fare aggiustamenti tattici velocemente. E il problema, inutile nasconderlo, è Zach Thomas, sia che sia al fianco di Lydeka oppure del nuovo pivot Chapman. Non ha peso e centimetri per essere un'ala grande. Per cui si è destinati per forza di cose a scalare con Thomas da tre e con sotto Chapman con Tote, o in alternativa con Zanotti al fianco. Vedremo cosa tira fuori dal cil