ODM, il peso degli italiani si misura in campo e fuori BASKET Tarn bone, Ferrerò e Natali incidono per il 22,5% dei punti Supporto tecnico e caratteriale, punti di riferimento in spogliatoio, Ciceroni per gli stranieri che si susseguono anno dopo anno in maglia biancorossa. Ma ai suoi italiani Varese non può chiedere un ruolo da protagonisti in attacco: dopo 4 giornate di serie A Ì'OJM è solo dodicesima nella graduatoria dei punti realizzati dai giocatori di formazione tricolore. Il 22,5% del bottino bianco-rosso porta la firma dello zoccolo duro Tambone, Ferrerò e Natali: il dato non è del tutto negativo tenendo conto che alle spalle di Varese, oltre a Cantù e Pistoia, si trovano big come la Virtus Bologna (19,5% ma gli sùanieri sono califfi...) e Brindisi, ultima col 14,5%. Ma si tratta di un peso destinato a scendere, dato che Tambone ha avuto spazi da titolare in assenza di Clark (7,8 punti in 26,3 minuti rispet- to ai 4,1 in 13,4 della stagione passata): ci si stabilizzerà progressivamente attorno ai numeri del 2018/19, quando lo stesso trio più Iannuzzi produsse il 19,8% del bottino bian-corosso. Attilio Caja auspicherebbe dai suoi veterani del gruppo una produzione offensiva più corposa, ma la scelta di puntare su italiani di complemento è una precisa strategia di mercato portata avanti ormai da diverse stagioni dal club biancorosso. Il problema è annoso e legato a filo doppio a scelte di allocazione delle risorse durante la campagna acquisti: sin dal varo della doppia formula 5+5 o 6+6 (ma fino a due anni fa era 3+4+5) Varese ha sempre scelto il format con il maggior numero di stranieri. Dovendo far fruttare al meglio le (relativamente poche) risorse disponibili, l'OJM investe quasi 1'80% del monte stipendi sui 6 stranieri che occupano i primi 6 posti nelle rotazioni di coach Caja. Favoriti anche dalla fiscalità dei famosi diritti di immagine che pesano meno sul costo lordo per l'azienda Pah.Varese, sono gli stranieri i più pagati cercando da loro la spinta decisiva per fare la differenza. E a ben guardare, il peso dei punti a referto - 22,5% attuale - coincide suppergiù con quello dei salari netti della stagione conente, dove la scelta di Luca Gan-dini al posto di Antonio Iannuzzi signfica un risparmio di circa 50mila euro netti, reinvestiti sulle offerte per convincere Jo-sh Mayo e Siim Sander Vene ad accettare la proposta biancorossa lasciata cadere 12 mesi fa. Gli italiani ormai fidelizzati -Ferrerò, Tambone e Natali sono al terzo anno di cura Caja - hanno comunque un ruolo importante che non compare sul foglio delle statistiche neh'indirizzare i nuovi stranieri verso il livello di impegno, applicazione ed intensità richiesto da Artiglio per far parte del sistema Varese. Ma per vedere in maglia biancorossa i Fontecchio o i Cusin-per fare due nomi tastati e poi non approfonditi in estate - servirebbe spalmare in modo completamente diverso il monte stipendi e scommettere su america-nini low cost senza garanzie di rendimento o adattabilità al sistema Caja. Per questo l'OJM chiede ai suoi italiani compiti di gre-gariato comunque fondamentali nell'economia del collettivo, confidando che nel medio periodo l'Aca-demy di Gianfranco Ponti possa sfornare qualche talento in grado di modificare il trend attuale... Giuseppe Sciascia '3 RIPRODUZIONE RISERVATA Ferrerò, Tambone e Natali: tr