Abbonamenti, sfiorati i 4.5< " ii Il dato finale, superiore all'anno scorso, conferma la passione irriducibile dei tifosi biancorossi La fedeltà dei tifosi biancorossi resiste, a prescindere dai risultati BASKET La fedeltà dei tifosi biancorossi non dipende dai risultati. Forse è un caso più unico che raro riuscire a confermare ogni anno un pubblico così vasto, in questo caso ritoccandolo leggermente verso l'alto, senza la soddisfazione del risultato. Ieri mattina il presidente Costa aveva sulla scrivania il dato finale della campagna abbonamenti: 4.481 il numero complessivo, di cui 3.500 paganti e quasi un migliaio di tessere acquistate dai vari sponsor. «Questo significa che ad ogni partita noi avremo quasi 4.500 persone sicure al palazzo - sottoli- nea il presidente - che è lo zoccolo duro sul quale Pesaro può contare. Difficile andare oltre in una città di 90.000 abitanti, ma io dico che è un grande numero perché risponde a campionati difficili, risolti spesso all'ultima giornata. Avere questa cornice di pubblico è per noi fonte di grande soddisfazione e nello stesso tempo anche di sottile dispiacere per non riuscire a dare a questa gente qualcosa di più». Le prime due partite in casa, poi, hanno regalato una cornice ancora più spettacolare: «Le due bolognesi hanno contribuito a portare sia i loro tifosi, ma anche a spingere i nostri a recarsi al botte- ghino: contro la Virtus abbiamo venduto 1.671 biglietti, di cui 550 ai bolognesi. Significa che un migliaio di pesaresi, pur non essendo abbonati, non sono voluti mancare. Magari - sospira Ario -gli incassi fossero sempre come quelli di queste prime due partite: risolveremmo molti dei nostri problemi». Altra nota lieta, l'età media al pa-las che si abbassa: «E' stata una scelta precisa della società quella di vendere a soli 50 euro gli abbonamenti agli Under 20: la risposta avuta, oltre 500 tessere per questa fascia d'età, ci fa sperare in un rinnovamento del pubblico, a garanzia che la Vuelle avrà sempre chi le vorrà bene anche in futuro». Adesso, per non smontare la grande partecipazione di queste prime settimane di campionato, occorre una vittoria che rompa il ghiaccio dei dubbi che si stanno insinuando velenosamente come serpenti nell'entusiasmo che si respirava in estate, dopo l'arrivo del main sponsor. Domenica la Vuelle scende a Brindisi contro una squadra in ascesa: al debutto aveva perso in casa contro Cantù, non proprio formazione irresistibile, poi ha messo il turbo. Ma in Europa il pane è più duro che nel nostro campionato e all'esordio in Champions League la form