ODIVI, Cervi sotto l'albero? Primo contatto positivo ma occhio alla concorrenza L'Openjobmetis e Riccardo Cervi si studiano a distanza. Ma il primo impatto è stato positivo, e le parti sembrano piacersi. La chiacchierata di Andrea Conti con i rappresentanti del 28enne centro di Reggio Emilia ha prodotto sensazioni positive sulla possibilità che l'attuale ospitata dell'ex azzurro possa evolversi in qualcosa di più concreto più avanti. La prospettiva di un vero e proprio rapporto contrattuale è da escludere, almeno fino a quando il giocatore del 1991 non completerà il programma di lavoro personalizzato che sta seguendo col preparatore Silvio Barnaba per raggiungere una condizione ottimale. Le parti dovrebbero riaggiomarsi all'inizio di dicembre, al termine della tabella di lavoro stilata dal trainer che conosce bene Cervi sin dai tempi della comune militanza ad Avellino nel 2015/16. Però il pivot reggiano ha trovato subito un buon feeling con l'ambiente biancorosso e considererebbe con attenzione la possibilità di vestire la maglia OJM alla luce delle prospettive di minutaggio che potrebbe ritagliarsi nello scacchiere tattico di Attilio Caja. Il tutto ovviamente con condizioni economiche adeguate alle (limitate) possibilità della società biancorossa, che sposerebbe volentieri il desiderio di rimettersi in gioco di Cervi. Il fatto che l'interesse sia reciproco non significa comunque la sicurezza che il cestista del 1991 vestirà la maglia di Varese quando sarà effettivamente pronto per tornare in campo: c'è sempre la possibilità di chiamate da altri club in grado di mettere sul piatto prospettive economiche più elevate per un giocatore che fino allo scorso anno viaggiava su cifre totalmente fuori portata per le casse del club biancorosso. Il fatto che Cervi sia comunque interessato alla possibilità proposta dall'OJM è comunque testimonianza del credito guadagnato da Varese nell'attuale gestione tecnica e societaria; se l'attuale feeling si concretizzerà più avanti (realisticamente attorno a Natale) in un accordo vero e proprio, il club biancorosso avrà la possibilità di aggiungere un italiano importante (senza rinunciare a Luca Gandini che in allenamento dà sempre il massimo) per allungare le rotazioni nel reparto lunghi. E dare una dimensione interna al suo attac- co votato alla perimetrali tà, che con i 215 centimetri del lungo del 1991 potrebbe avere un'alternativa in più rispetto al martellamento dall ' arco attualmente soluzione condizionante - nel bene delle tre vittorie oltre il 40%; nel male delle tre sconfitte, specie nelle serate da 17% contro Sassari e da 22% a Miilano - per gli esiti delle sue battaglie. Ieri intanto è stato raggiunto l'accordo per chiudere il rapporto con Milenko Tepic: il club biancorosso ha versato una buonuscita per rescindere consensualmente l'accordo con l'esterno serbo scalzato nel ruolo di sesto straniero dal più fresco e vivace Ingus Jakovics. Giuseppe Sciascia © RIPRODUZIONE RISERVATA Il lungo deve prima completare il lavoro per raggiungere la migliore condizione Intanto Tepic rescinde con una buonus