Cantù, partenza che vale molto E ora all'attacco Basket. La San Bernardo ha già fatto il turno di riposo Per questo i suoi sei punti hanno un peso positivo Adesso ci sono tre scontri diretti. Il confronto col passato LUCA PINOTTI CANTÙ Cantù rivelazione del campionato? I numeri direbbero di sì. Perché se è vero che le tre sconfitte contro Reggio Emilia, Venezia e Sassari sono state rovinose - e i giudizi di critica e di parte della tifoseria altrettanto impietosi -, bisogna però anche mettere sul piatto le tre vittorie contro Brindisi, Trento e Cremona. Un'Acqua San Bernardo Cantù a 6 punti, con il 50% di vittorie, in una prima tranche di campionato tutt'altro che abbordabile a livello di squadre affrontate, riequilibra decisamente la situazione. Playoff Cantù a 6 punti, il che significa - in questo momento - ottavo posto. Ossia zona playoff, con tutte le cautele del caso. Però, in un campionato con l'anomalia del turno di riposo, c'è chi ha giocato sette partite, contro le sei di Cantù. Ebbene, il dato ha ancora più valore, perché solo Cantù e Sassari seconda in classifica, tra le prime otto, hanno disputato sei turni di campionato, mentre le altre sei non hanno ancora riposato. E i prossimi tre impegni sono sulla carta abbordabili: Roma, Pistoia e la neopromossa Fortitudo Bologna sono tutti scontri diretti. Insomma, non sarà una partenza da grande squadra, ma considerando la situazione di Cantù c'è da essere quantomeno ottimisti. Anche guardando la storia più o meno recente della squadra, un avvio identico a quello attuale ha sempre portato Cantù a conseguire i propri obiettivi. È successo lo scorso anno: 32 punti finali e decimo posto, fuori dai playoff per la classifica avulsa. Due anni fa, un identico cammino portò la Cantù di So-dini al settimo posto e a disputare i play off (persi) contro Milano. E nel 2014/15, ultima stagione del "Sacripanti-bis" con Metta World Peace, 6 punti dopo sei giornate e 30 punti finali regalarono un settimo posto e i quarti di finale contro Venezia. Negli ultimi dieci anni, in due occasioni Cantù è riuscita a fare peggio, con una partenza a rilento: nel 2015/16, anno dell'arrivo di Gerasimenko, che esonerò Corbani per affidare la panchina a Bazarevich, la squadra si salvò a 24 punti: dopo sei turni era sul fondo classifica con 2 soli punti. Andò peggio l'anno dopo: 4 punti dopo 6 turni. Il valzer delle panchine portò prima all'esonero di Kurtinaitis, poi alla parentesi di Bolshakov, infine alla salvezza con Recalcati: 22 punti, 14esima posizione per l'allora Mia-Red October. Superotto Certo è che le ultime esaltanti stagioni sono quelle in cui Cantù - è successo ben cinque volte consecutivamente - è partita con 8 punti in classifica nelle prime sei giornate. Quando, per intenderci, Cantù arrivava sempre ai playoff. È successo nel 2009/10 nel primo anno di Trinchieri (quarta, semifinale contro Siena), nel 2010/11 (seconda, finale scudetto contro Siena), nel 2011/12 (terza, quarti contro Pesaro), nel 2012/13 (settima, semifinali contro Roma) e nel primo anno di Sacripanti dopo il suo ritorno, ossia nel 2013/14, quando Cantù chiuse terza contro ogni pronostico (e con un budget che la Cremascoli aveva già sforbiciato) a 40 punti. Una stagione che si concluse con l'immediata eliminazione - un secco 0-3 - da parte di Roma. L. Spo. Soddisfazione nel gruppo della Pallacanestro Cantù per la partenza della stagione Le partenze di Cantù 50 42 42 Dopo