« Fortitudo, il derby può attendere » Coach Martino: «Dobbiamo pensare prima alle altre partite. Non cambieremo abitudini, ma serve applicazione contro le big» lento, l'intelligenza e la furbizia. La nostra classifica ci soddisfa per cui possiamo stare in palestra con una relativa tranquilli- Coach Antimo Martino, 41 anni, ha riportato la Fortitudo in A (Ciamillo) di Massimo Selleri La Fortitudo dopo la prima sconfitta casalinga. Un risultato non facile da metabolizzare per chi pensava che il PalaDozza fosse una sorta di fortino. Il dato più importante, però, è che la Pompea è pronta a ripartire, cercando di fare tesoro dei propri errori. «Abbiamo analizzato il video come facciamo tutti i martedì alla ripresa degli allenamenti - racconta il coach biancoblù Antimo Martino - e con molta serenità abbiamo rivisto le cose che possiamo fare meglio e quelle che dobbiamo azzerare perché dipendono esclusivamente dalla nostra concentrazione e dalla nostra applicazione. Abbiamo condiviso il fatto che quando affrontiamo squadre più forti di noi come Brescia, questo aspetto diventa decisivo perché ti fanno pagare un atteggiamento sbagliato. Abbiamo posato la nostra attenzione anche sulle cose che hanno funzionato, riconoscendo ai nostri avversari di aver prodotto una partita di spessore che ci ha messo in difficoltà». Vista l'età media della squadra, non rischiate di essere un po' corti avendo adottato il 5+5? «Non credo sia questo il problema. Con la firma di Aradori è arrivato un giocatore importante che ha preso il posto di uno straniero. In ogni caso se Pietro non fosse arrivato, al suo posto avremmo preso un altro esterno americano, ma la profondità del roster sarebbe stata comunque questa». Quale spiegazione avete dato, quindi, alla sconfitta contro Brescia? «lo credo che questa squadra contro avversari di una fascia più alta, come tutte le formazioni che si devono salvare, farà un po' più fatica e in queste occasioni dovrà cercare di essere più brava per limitare alcune situazioni. Brescia ha oggettivamente un impatto fisico notevole in tutti i ruoli e, quindi, ha la possibilità di metterti in difficoltà sia in difesa che in attacco. Noi abbiamo ancora un percorso da fare perché la fine della nostra preparazione e l'inizio del campionato sono stati alterati da alcune assenze e dai cambi, adesso mi auguro che ci sia un po' di continuità in allenamento per impattare l'atletismo di alcuni nostri avversari con il ta- L'OBIETTIVO IMMEDIATO «Sarebbe importante restare ancora in una zona serena, prima del riposo» tà». Domenica andate a Cremona, vista le difficoltà che la squadra ha avuto nelle ultime due trasferte, farà qualcosa di nuovo durante la settimana? «Non cambieremo le nostre abitudine, ma dovremo comunque farci trovare pronti per evitare una prestazione come quella di Roma. La differenza è nell'ambiente: questa volta giochiamo in trasferta dopo la prima sconfitta casalinga, quindi dobbiamo alzare la nostra intensità. La qualità degli allenamenti non dipende dal risultato precedente, ma dalla capacità di restare concentrati. Non sapremo che Cremona troveremo perché probabilmente inseriranno un lungo nuovo e non sappiamo se ci sarà Travis Diener (sicuramente out per una distrazione muscolare, ndr). In ogni caso la squadra, in allenamento, ha subito mostrato di voler riscattare la prova messa in campo con Brescia». Sentite già l'avvicinarsi del derby? «No, onestamente no. Abbiamo due trasferte importanti, Cremona e Cantù e in mezzo la partita con Milano al PalaDozza. Si tratta di una gara importante avendo un suo fascino particolare. Un impegno molto difficile. Prima del turno di riposo dobbiamo cercare di fare il meglio possibile, per continuare a stare in una zona molto serena, poi al derby ci penseremo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Illf.VVI Insulti ai bresciani, la procura indaga Dopo le dichiarazioni deliaci Mauro Ferrari della Germani, sponsor della Leonessa Brescia, la procura federale ha aperto un'inchiesta sugli episodi denunciati durante la gara tra la Fortitudo e la formazione lombarda. I vertici del club avrebbero ricevuto sputi, sicuramente insulti, e nel finale, su indicazione del responsabile della sicurezza del PalaDozza, sarebbero stati costretti a lasciare l'impianto due minuti prima della fine della gara. Agli organi della giustizia sportiva spetterà il compito di verificare l'accaduto, tenendo presente che la terna arbitrale non ha evidenziato gli insulti alla presidentessa della Leonessa, Graziella Bragaglio, nel proprio rapporto di gara avendo la curva utilizzato uno stratagemma per riferirsi a lei senza nominarla. Il fatto in sé è comunque increscioso, ma non può essere isolato dai precedenti: la società bresciana nella finale promozione del 2015/16 lamentò che non fosse stata rispettata una ordinanza che limitava la prese