Basket Biancorossi a Milano Ancora un infortunio Fermo di nuovo Johnson A Milano senza Johnson OriOra, la sfida di domani ancora di più mission impossible Coach Carrea: «Inutile sottolineare quanto la sua assenza sia pesante per il nostro sistema squadra. Ma non andiamo lì a fare shopping» BASKET di Maurizio Innocenti Proviamo a rifuggire dai luoghi comuni per analizzare la gara di lunedì sera tra Milano e Pistoia evitando, quindi, di parlare di una sfida tra Davide e Golia, o di Cenerentola che si presenta al gran ballo e via dicendo. E' ovvio, anzi, scontato che per la OriOra si tratti di una partita dal coefficiente di difficoltà altissimo e anche in questo caso spiegare i motivi è superfluo, basta pensare alla storia delle due squadre e, non ultimo, al budget per capirli. In altri termini, la differenza tra Milano e Pistoia c'è ed è piuttosto evidente, del resto come lo è nei confronti di tutte le altre squadre. Semmai il problema è che Pistoia si presenterà senza Justin Johnson che si è di nuovo fermato. «Una situazione insostenibile -afferma Michele Carrea - alla quale dobbiamo riporre rimedio. Abbiamo dei professionisti nel nostro staff che stanno cercando una soluzione attraverso un lavoro di prevenzione mirata per ogni singolo giocatore. Johnson non sarà della partita ed è inutile sottolineare quanto questa assenza sia pesante per il nostro sistema di squadra». Già, Johnson è, numeri alla mano, il migliore dei biancorossi e in campo rappresenta senza alcun dubbio un fattore come si è visto nella gara contro Trieste e non averlo pesa moltissimo nell'economia del gioco di Pistoia. «Non so dire come sarebbe stata la gara contro Trieste senza Johnson visto i numeri che ha prodotto. Abbiamo Wheatle che può giocare da tre e da quattro anche se contro Milano perderemo sicuramente in termini di taglia. Pagare dazio in fatto di taglia può rappresentare uno svantaggio o un vantaggio e noi proveremo a sfruttare il secondo aspetto. Milano è una squadra fortissima ed è superfluo sottolinearlo, ma noi non andiamo lì per fare shopping, sarà una batta- glia che dovremo combattere tutti insieme sperando in una giornata negativa da parte loro e di una gara di grande intensità da parte nostra». Diciamo che quella contro Milano può essere una partita dove già intravedere dei passi in avanti in termini di intensità, approccio e gioco sarebbe un ottimo risultato. «A fine gara sarei contento solo in caso di vittoria - afferma Carrea - perché quando perdo non riesco ad essere contento. Detto questo, veniamo da tre partite solide dove all'interno di ognuna ci sono stati momenti opachi, gravi come contro Bologna e Trieste dove nel primo caso ci siamo persi quando si decideva il match e nel secondo con un approccio negativo. Se dovessi dare dei voti in pagella i più alti li dare nella gara contro Reggio Emilia dove per 30 minuti abbiamo giocato una gran pallacanestro. A Milano vorrei che fossimo capaci di giocare per 40 minuti sia che siamo avanti o sotto nel punteggio perché gestire i momenti di down è fondamentale per una squ