« Fortit udo, adesso rialza la testa» Coach Martino: «E' un'avversaria del nostro livello, riprendiamo la corsa dimenticando il ko con Brescia» BASKET SERIE A di Massimo Selleri Breve trasferta per la Fortitudo che alle 19 sarà impegnata al Pala-Radi di Cremona. Questa è la prima gara dopo che la squadra ha perso l'imbattibilità casalinga e l'ambiente biancoblù si attende una reazione concreta ed efficace contro un avversario che sembra avere perso lo smalto degli anni passati e che registra l'assenza di Travis Diener e il debutto del centro statunitense Ethan Happ. «Si tratta di una partita molto delicata - racconta il coach della Pompea Antimo Martino - perché troveremo un avversario determinato e agguerrito che vorrà riscattarsi dopo l'ultima sconfitta patita con Cantù. Affrontando una formazione del nostro livello, dovremo avere maggiore voglia di vincere rispetto a loro e contemporaneamente la voglia di presentarci al meglio per creare quei presupposti che sono necessari per portare a casa i due punti. Cremona arriva da una sconfitta, ma in casa ha battuto Milano e ha caratteristiche tipiche del suo allenatore: se la lasci giocare può far male, e non dobbiamo permetterlo. Servirà una partita solida, per avere dei vantaggi e limitare le loro qualità». La pallacanestro di coach Meo Sacchetti si basi su pochi assio- mi e alla squadra viene chiesto di mettere in campo un gioco molto semplice, ma eseguito in maniera perfetta. «Quando giochi contro un avversario così, la prima cosa da fare è non concedere canestri facili nei primi secondi dell'azione, mettendo subito l'attenzione sulla difesa. Dobbiamo fermare la loro prima opzione abbassando i ritmi: saranno senza Diener, ma alla luce delle loro abitudini sapranno fare male ugualmente, essendo legati a situazioni, a percentuali al tiro che contro Milano sono state alte mentre contro Cantù molto meno». E' stata una settimana in cui la Pompea ha lavorato a testa bassa, proprio in previsione di questo impegno che è una sorta di scontro diretto tra club che non vogliono navigare nei bassifondi della classifica. «Con i giocatori e con l'ambiente noi siamo stati subito molto chiari perché sappiamo tutti qual è l'obiettivo principale e come cercare di farlo crescere durante l'anno, provando a essere competitivi contro avversarie di livello superiore al nostro. Anche contro Brescia, limitando qualche distrazione, avremmo potuto vincere. Bisogna essere realisti e non pessimisti, ma neanche arrendevoli, per cui proviamo a raggiungere il nostro obiettivo. Anche per la salvezza è facile avere idee che in poco tempo possono essere smentite dal campo. Nessuno si arrende dopo poche giornate e Pistoia lo dimostra e noi dobbiamo andare avanti cercando di vincere le gare alla nostra portata e, come Venezia ha dimostrato, provare a volte a fare di più». In realtà neppure la prestazione contro Brescia è stata orrenda, ma è stata la prima in cui l'Aquila non ha sfruttato il fattore campo. «Dopo aver rivisto quella partita abbiamo fatto un'analisi più lucida e non penso sia stata una brutta sconfitta perché loro hanno loro hanno giocato una gara di spessore e di altissimo livello, mentre noi più che con l'orgoglio che con lucidità siamo comunque rimasti in partita per molto tempo. Vero che all'interno ci sono stati errori grossolani che a certi livelli non sono contemplati, ed è su questi che abbiamo lavorato». Oggi arbitrano Lo Guzzo, Paglia-lunga e Bonsigna, mentre per la gara di domenica prossima, quando la Fortitudo ospiterà Milano, il PalaDozza è già tutto esaurito. @ RIPRODUZIONE RISERVATA IL DIKTAT DEL TECNICO «Anche senza Diener è un team pericoloso Evitiamo