Un ko atroce dopo eroica rimonta La Vuelle spreca troppo (16 liberi), non affonda quando può ed è costretta ai supplementari: e Trento la castiga La disperazione dei giocatori biancorossi subito dopo la sconfitta. Un'occasione sprecata, ora sarà dura riprendersi PESARO Una sconfitta atroce. Perché la Vuelle dopo aver preso l'ennesima imbarcata l'aveva rimessa in piedi e anche alla grande, tanto che a 35" dal gong aveva 5 punti di vantaggio. Tripla di Pusica, poi un contropiede di Chapman su palla rubata e il palazzo tutto in piedi. Sembrava fatta. Invece no. Tripla di Forray, errore in attacco e fallo allo scadere su Knox che dalla lunetta è freddo e porta la gara ai supplementari. Dove Pesaro non ne ha più sotto il profilo nervoso e, pur provandoci, non riesce più a grattare energie dal barile. Errore ingenuo quello di aver pensato di aver già vinto, giocando gli ultimi due attacchi senza ferocia, quella che invece aveva permesso ai biancorossi (ma ormai dovremmo dire gialli...) di risalire la china dopo un inizio a dir poco imbarazzante. Sette minuti senza segnare, che consentono a Trento di involarsi sul 13- 0, nonostante anche gli ospiti per 5 minuti non abbiano mai fat- to canestro. Ma, una volta rotto l'incantesimo, la Dolomiti si mette in moto, Pesaro invece no. Partire con Zanotti al fianco di Chapman, scalando Thomas in ala piccola non è servito, la Car-pegna Prosciutto è spenta e si accende solo con l'ingresso di Mus-sini, che segna 8 punti dei 10 della squadra che risale sulle sue spalle (10- 20 all'IT'). Ma bastano due difese distratte per ripiombare nell'incubo (10-30 al 13"). Il pubblico fischia sonoramente e non manca la tirata d'orecchie alla dirigenza con lo striscione: "Società ridotta all'osso, via il prosciutto dagli occhi". Trento sì che ha un giovane interessante: Mezzanotte (stessa età di Drell) ne mette 10 in 4' e affonda i colpi su una squadra depressa. Rimessa in carreggiata solo dai nervosismi di Gentile: il tecnico preso dall'azzurro poco prima LA RABBIA DEI TIFOSI «Società ridotta all'osso, via il prosciutto dagli occhi». E ora sarà difficile risalire dell'intervallo consente alla Vuelle di ricucire qualcosina. Nello spogliatoio il coach fa un buon lavoro, la squadra rientra decisa a infilarsi in quello spiraglio di speranza e ci riesce: l'aggressività della difesa sale, Trento invece si affloscia, i recuperi esaltano squadra e tifosi e si va in scia alla follia di Barford che segna o prende falli, fino all'aggancio (44-44) e poi al sorpasso (46-44 al 24'). Bolgia sugli spalti e la fisicità di Eboua si fa sentire sotto canestro dove finalmente a rimbalzo Pesaro c'è. Mussini sigla il massimo vantaggio sul 58-51 (al 28'), ma gli ospiti non mollano. Corpo a corpo nell'ultimo quarto dove anche Zach Thomas produce finalmente qualcosa di concreto ma fermare Knox sotto canestro è un'impresa ed è da lui che va la squadra o dal giovane Mezzanotte per tener viva la gara. Pesaro trova lo strappo che sembra decisivo col play serbo che si prende la responsabilità. E quando sembra profilarsi all'orizzonte la prima, incredibile, vittoria visto che nel primo tempo si era sotto di venti, arriva invece la beffa nel fi- nale. Sarà dura rialzarsi da questa, soprattutto moralmente, e chissà se la società stavolta metterà le mani per rinforzare un gruppo che più di così davvero non riesce a fare. E se poi si sbagliano 16 tiri liberi, non si può sempre dare la colpa alla sfiga. Elisabetta Ferri CARPEGNA PROSCIUTTO DOLOMITI ENERGIA CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Barford 29, Drell, Mussini 12, Pusica 11, Calbini ne, Miaschi, Eboua 9, Chapman 16, Alessandrini ne, Basso ne, Thomas 14, Zanotti 4. Ali. Perego. DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Kelly 12, Blackmon 15, Craft 9, Gentile, Pascolo, Mian 3, Forray 15, Knox 23, Mezzanotte 18, King 6, Lechthaler ne. Ali. Brienza. Arbitri: Attard, Borgioni e Morelli. Note - Parziali: 8-18, 31-42, 82-82. Tiri liberi: Pesaro 28/44, Trento 23/26. Tiri da tre punti: Pesaro 9/39, Trento 10/19. Rimbalzi: Pesaro 46, Trento 34. Usciti per falli: Craft. Antisportivi a Forray a Knox, falli tecnici