Clark, lacrime da canturino vero «Volevo vincere per noi e i tifosi» Basket. Pur tra mille acciacchi, il play ha fatto di tutto per scendere in campo contro Roma «Pensavo di poter segnare quell'ultimo tiro, andandocela poi a giocare al supplementare» w ... », 1 M Il playmaker Wes Clark LUCA PINOTTI CANTÙ Wes Clarkciha provato. Ha stretto i denti, è sceso in campo tra mille acciacchi - un colpo al ginocchio in settimana e un taglio sopra l'occhio - e alla fine ha anche provato a diventare protagonista assoluto della partita tra Acqua San Bernardo Cantù e Virtus Roma. E quella palla finita sul ferro nell'ultima azione, quella del possibile pareggio che avrebbe mandato le due squadre al supplementare, grida vendetta Fosse entrata, magari Cantù avrebbe due punti in più in classifica. E il play statuni-tense, 25 anni a dicembre, avrebbe già un monumento in piazza Garibaldi. Ciò non toglie che, dopo aver sparacchiato senza costrut- to, Clark ha messo la corazza da leader, prendendo per mano Cantù. Ci pensa ancora, nonostante sia passato qualche giorno dalla sfida contro i capitolini: «Onestamente pensavo che il mio tiro sarebbe andato abuon fine e che avremmo pareggiato la partita, andando all'overtime. Ma è stato un tiro sf ortunato, peccato». «Abbiamo combattuto» Non sono passate inosservate, al termine della partita, le lacrime del play canturino. Segno inequivocabile di delusione e rammarico, per aver fatto di tutto per non mancare all'appuntamento: «Volevo esserci evincere per noi e per i tifosi, ce la meritavamo entrambi. Abbiamo combattuto duramente ma non siamo riusciti a uscire dal campo con la vittoria in tasca Ci tenevo tanto». L'errore però non è stato stigmatizzato da squadra e coach, anzi. Anche i tifosi l'hanno "perdonato": «Mi hanno solamente detto di rimanere fiducioso, di credere in me stesso e di continuare a lottare per questa squadra, per questa città. Credo che domenica sera abbiamo tutti mostrato molto orgoglio nel corso della partita, dispiace non aver regalato un'altra gioia ai nostri tifosi». «Siamo una grande gruppo» Clark sottolinea i progressi e la capacità di Cantù di poter giocare alla pari contro tutte: «Siamo un grande gruppo. Finché continueremo a combattere e a giocare il nostro gioco non avremo problemi, dobbiamo solamente insistere e giocare come sappiamo». Quale può essere quindi la svolta per la stagione? «Non ci sono formule magiche. Dobbiamo allenarci duramente, pensando a una partita alla volta Adesso ci aspettaunagara difficile contro Pistoia in trasf erta, lontano dai nostri tifosi e in un campo molto caldo». Il play, ex di Brindisi, è alla sua seconda stagione nel campionato italiano, che giudica tra i "top" in Europa: «LaserieAèuna grande lega in cui giocano dei giocatori forti. Ma anche noi come Cantù possiamo contare su giocatori forti e tifosi super, che ci supportano sempre. È davvero un grande piacere e si prova una bella sensazione a fai- parte di questo club». L. Sp