AILOVDISCHEIM Bologna che torna Basket City E noi a Desio andiamo in pochi Domenica scorsa, nonostante le previsioni metereolo-giche dessero nevischio, è stata una giornata eccezionale e, dato l'orario dell'incontro Cantù-Roma al pomeriggio, sono andato a vedere la partita. Non mi è dispiaciuta e sono rimasto piacevolmente sorpreso anche da Roma, che diciamo, dovrebbe essere nella nostra fascia. Lanostrasquadrahaforse sofferto alla fine nella rincorsa per un fallo anti sportivo subito da Pecchia e non fischiato. Insomma le due squadre hanno confermato di essere nella fascia media. Ho apprezzato anche il generoso tifo degli Eagles, però non concordo sul fatto che facciano il coro: «Chinon canta cosa viene a fare qui?». Perché questo? I presenti anche se non cantavano meritavano un premio per laloro affezione, passione quindi piuttosto direi: «Perché in troppi stanno a casa?». Evitando di dare così un contributo concreto alla propria squadra. Voglio ricordare che siamo ultimi per quanto riguarda le presenze. Certo ilPalaBanco-Desio non è vicino però è inutile sperare di avere un impianto proprio sulle 4000-4500 persone prevedibili se tanto ci vorranno anni a realizzarlo con queste basse presenze. La classifica invece si sta assestando con il prevedibile ritorno dell'Armani in te- sta eia conferma della Virtus Bologna dopo 8 partite consecutive vinte. Naturalmente ci sarà sempre Venezia che con le partenze in ritardo fa sperare gli avversari ma alla fine sarà sempre lì, così come Sassari. Aquesto proposito bisogna invece sottolineare la contraddizione della squadra campione d'Italia2018-2019 che al Taliercio di Mestre, impianto impresentabile, ha un pubblico uguale al nostro. Anche qui si parla di un palazzet-to nuovo vicino all'aeroporto ma chissà quando ci sarà. Intanto Bologna è tornata quanto meno come impianti a essere laBasket City che conoscevamo anche in classifica, aggiungendo oltre alla Virtus una discontinua Fortitu-do. Faccio notare che Bologna avrà presto un palazzetto da 9000 spettatori dentro al Fiera District. Per quanto riguarda il nostro Paese sono dispiaciuto per la scomparsa di Fred Bon-gusto che ha sempre rappresentato uno swing sentimentale, latino, visto anche i successi ottenuti in Sud America e che ha rappresentato le speranze nostre degli anni '60. Sono quindi d'accordo su un'intervista fatta a Paolo Conte nel suo studio legale di Asti, mentre anche lui ricordava Fred e contemporaneamente dichiarava che negli ultimi tempi ha preso molto dalla musica africana, oltre che americana, e aggiungeva che forse anche nella vita bisognerebbe pensare al meticciato sociale partendo dalla musica fino alle relazioni umane. La mia semi-forzata permanenza a casa mi costringe a guardare la tv spesso e in uno di questi programmi ho visto con piacere l'intervento di Stefano Bonaga su Matteo Salvini, sostenendo che è un gran tribuno con grande capacità oratoriamasenza argomenti, parlando del nulla o solo di un unico argomento fisso: i migranti. Il male del mondo per lui sono i migranti. Siccome lo sport dovrebbe essere vita, ma vita educata, civile, rispettosa con tutte le efficienze che dovrebbero essere mostrate dallo sport ritengo anche se sfortunatamente ci sono stati degli episodi dove gli sportivi hanno avuto dei comportamenti poco rispettosi e consoni bisogna ricordare che ce ne sono altrettanti che bisognerebbe prendere come esempio che si impegnano nel sociale, aiutano chi meno fortunati, vanno nelle scuole a insegnare il sacrificio e la dedizione. Non possiamo rinunciare alla cultura e all'insegnamento sia scolastico che sportivo. È la base, la base di tutto. I continui tagli da parte