Carra retto e l'effetto Fortitudo «Contro Milano daremo tutto» Il gm dell'Aquila è sicuro: «Il pubblico ci aiuterà a realizzare una bella festa, dimostreremo il nostro valore» cui qualche acciacco di troppo, che hanno rallentato il nostro cammino. Non sono preoccupato, ma è lecito chiedere a tutti uno sforzo in più. Siamo in linea con quelle che sono le richieste della società per questa stagioni, ma se vogliamo essere un filo più ambiziosi dobbiamo fare qualcosa di più». Domenica arriva Milano, come vi state approcciando alla gara? Il centro della Effe Henry Sims, 29 anni, in attacco contro Cremona (Ciamillo) di Massimo Sederi Compattezza e sacrificio. Sono questi i due atteggiamenti che il general manager della Fortitudo chiede ai suoi giocatori per riprendere il cammino verso la salvezza. «La squadra sta continuando il suo processo di crescita -racconta Marco Carraretto -, purtroppo siamo al completo solo da un paio di settimane e l'infortunio di Henry Sims ha sicuramente rallentato questo percorso, anche perché abbiamo lavorato con un altro lungo. L'inizio della stagione è stato buono avendo conquistato punti importanti per quello che il nostro obiettivo minimo, mentre ora stiamo pagando il fatto di incontrare squadre che hanno una caratura leggermente superiore alla nostra. Brescia ci ha sconfitti in casa, ma è una squadra di Euro-Cup e Cremona l'hanno scorso ha vinto la Coppa Italia e negli anni ha consolidato la sua presenza in serie A. Quello che ci manca è un po' di continuità sia nelle pre- stazioni dei singoli sia nei 40' di gioco e questo ci fa fare molta più fatica quando cerchiamo di colmare il gap che abbiamo con i nostri attuali avversari». Sono previsti cambiamenti? «Per ora no. Chiaramente ogni domenica è un test per tutti e se le cose dovessero diventare più problematiche faremo altri ragionamenti. Siamo comunque sempre molto attenti, tenendo presente che il mercato degli stranieri è molto ampio». Stipcevic e Daniel, però, stanno vivendo un momento di difficoltà. Non trova? «Tutti a rotazione in queste otto partite hanno dimostrato il loro potenziale: Ed è stato fondamentale nella nostra partita iniziale contro Pesaro e Rok ha giocato molto bene con Treviso. Ribadisco che a tutti manca un po' di continuità, anche se da alcuni probabilmente ci si aspettava qualcosa di più vista l'esperienza. Ogni campionato è una realtà diversa da quelli precedenti e ci sono state tante piccole cose, tra UN LAVORO DA COMPLETARE «Ogni gara è un test Rinforzi? Per ora no, ma siamo attenti a valutare le opzioni» LE NOTE INCORAGGIANTI «Abbiamo ottenuto subito punti pesanti, dobbiamo pensare prima a salvarci» «Sono partite che se uno guarda ai valori in campo non si dovrebbero neppure giocare, però, contro squadre di questo livello e di questa caratura con giocatori importante a livello internazionale, c'è sempre la tendenza a fare la partita della vita per dimostrare il proprio reale valore. Immagino che giocando con la testa libera e con il sostegno del nostro pubblico, alla fine verrà fuori una bella festa di pallacanestro. Quando giocavo a Siena eravamo i più forti, ma tutte le domeniche dovevamo dimostrarlo e nessuno ci regalava nulla: questo è quello che dobbiamo fare noi domenica». Un inizio così incisivo, con tre vittorie nelle prime quatto gare, ha un po' illuso l'ambiente? «L'appetivo viene mangiando e la partita in casa con Venezia ha forse fatto assaporare a qualcuno l'idea che potevamo essere di un livello superiore al nostro. Per noi, invece, quella vittoria portava solo due punti importanti per allontanarci subito dagli ultimi posti. Il nostro obiettivo è salvarci e consolidare la nostra presenza in serie A. Se poi riusciremo ad entrare nelle prime otto, quello sarà il nostro scudetto, ma sappiamo che è molto difficile». ® RIPRODUZIONE RISERVATA Martino ritrova Leunen per la sfida al maestro Messina BASKET Tornata in palestra dopo la sconfitta di Cremona, da oggi il coach della Fortitudo Antimo Martino tornerà a lavorare anche con Maarty Leunen che si era lievemente infortunato a una caviglia. Fin da subito si era capito che non era nulla di grave, il riposo è stato precauzionale. Il fatto di essere guarito non è sinonimo di stare bene, infatti, il lungo tra un acciacco e l'altro sta attraversando un momento dove la condizione non è il suo piatto forte. Il problema