BASKET » I SASSARESI A MILLE IN EUROPA Jerrells si è acceso, ora tocca a McLean La Dinamo vola in Champions League ma deve ancora scoprire il reale potenziale del suo lungo americano ¦*r< i. Spissu, Jerrells e Gentile festeggiano la vittoria su Strasburgo con i tifosi. A destra, Jamel McLean L'ala-centro di New York, dopo 5 mesi di inattività, è partito alla grande contribuendo al successo in Supercoppa poi ha avuto un calo inasta lavorando sodo per risalire di Mario Carta » SASSARI Bentornato, attacco, e ben confermata difesa. La lezione appresa domenica scorsa in campionato a Venezia (sconfittaper 54-55) è stata messa a frutto dalla Dinamo in Champions League mercoledì contro i francesi dello Strasburgo: 90-67, gara mai in discussione. I piombi lagunari abbandonati negli spogliatoi e una squadra tornata leggera in campo, pronta a volare dopo un avvio titubante. Un precoce timeout di coach Pozzecco più per una pacca di incoraggiamento che per altro dopo un paio di erro-racci gratuiti, e via verso un successo che conferma i biancoblù al vertice del loro girone insieme alla Turk Telekom Ankara e in una classifica che a un terzo del cammino comincia a sgranarsi si proietta in rosa per i sassaresi. Una squadra leggera in attac- co, sì, ma rimasta tosta, tostissima in difesa. Come a Venezia. Con la differenza che al PalaSer-radimigni è stato compiuto un passo in avanti dal gruppo, che comincia a scoprire al suo interno anche il vero Curtis Jerrells. Il malumore è stato superato, gli abbracci con coach Pozzecco a ogni rientro del numero 55 in panchina hanno detto più di tante parole: The Shot si è acceso e può cominciare ad essere un valore in più per il Banco di Sardegna, non un corpo estraneo ma un'opzione tattica alternativa, complementare e non concorrente rispetto a un play come Marco Spissu, che ha un altro passo e un'altra linea di gioco. E in più va considerata l'esperienza che un veterano come l'esterno di Austin può garantire. Esperienza che non manca a Jamel McLean, che c'è chi dice in partenza. Non la Dinamo, che lo aspetta. Il lungo newyorchese è stato voluto perché può dare tanto, di sicuro di più di quanto non stia dando adesso. Ma è anche l'ultimo arrivato - dopo i saluti di Polona-ra -, ed è dunque anche logico che sia l'ultimo a entrare in forma. La Dinamo, questa Dinamo che vince, diverte e si diverte, fretta non ne ha. Si parla di Eurolega, di escape da esercitare ma la Dinamo ha in mente il McLean che in avvio di stagione si è rivelato decisivo per vincere la Supercoppa, per poi avere un calo. Veniva da cinque mesi di inattività, sta lavorando sodo e la Dinamo lo aspetta, senza fretta. A meno che non sia McLean a voler salutare. Ma nel frattempo la dinamo cresce, tutta insieme. Convitali che oltre a mordere in difesa comincia a farsi notare per le incursioni offensive, con Bilan che continua a insegnare basket e con tut