Il dopopartita Dalmasson: «Una reazione da uomini veri, lottando» Lorenzo Gatto TRIESTE. Dopopartita all'insegna del fair play nella sala stampa dell'Allianz Dome. Eugenio Dalmasson comincia la sua analisi con i complimenti a Treviso, squadra capace di mettere con le spalle al muro Trieste per oltre tre quarti di partita. «A loro vanno fatti sinceri complimenti -l'analisi del tecnico mestrino - per una partita giocata su ottimi livelli. Le assenze hanno condizionato rotazioni e gestione dei quintetti, sono arrivati stremati alla fine e noi siamo stati bravi ad approfittarne. Abbiamo giocato un match da squadra malata poi però, dimostrando di essere uomini veri, ci siamo calati nella battaglia e abbiamo reagito». Una vittoria fondamentale per la classifica ma che non cancella le perplessità per una prestazione ancora una volta lontana dalla sufficienza. Nelfinale un paio di invenzioni di Jones ed Elmore hanno dato la scossa cambiando l'inerzia della sfida, canestri importanti che hanno portato i due punti non cambiando però la sostanza del match. Fotografia di un momento difficile proprio Dequan Jones, che dopo aver più volte fatto baruffa con sé stesso, gli avversari e gli arbitri ha trova- Eugenio Dalmasson durante un time-out to nel finale le giocate decisive. «Dequan ha dimostrato grande nervosismo nel corso di tutta la settimana - continua Dalmasson - in questa partita la poca lucidità lo ha portato a forzare situazioni e prendere iniziative sbagliate. Deve capire cosa ci serve, deve comprendere che questa squadra ha bisogno di un Jones tranquillo per riuscire a venir fuori da questo momento». Sul mercato e su possibili imminenti nuovi arrivi, il coach dell'Allianz nega. «Valuteremo non in base alla partita che abbiamo vinto ma cercando di capire cosa in questi mesi ci è mancato - conclude - La società è attenta, studieremo il da farsi e cercheremo di capire come intervenire. Al momento non ci sono trattative incorso». Orgoglioso di un match gio- cato ad alto livello nonostante le difficoltà, Menetti sottolinea la partita dei suoi ragazzi. «Siamo orgogliosi per una partita straordinaria, dispiaciuti perchè per vincere a Trieste nelle condizioni in cui eravamo avremmo dovuto fare una partita eccezionale. Consci del momento che stanno attraversando, sapevamo che indipendentemente da quanto fosse stato il nostro vantaggio, avremmo dovuto aspettarci una loro reazione. Lo sapevamo eppure non siamo stati bravi a gestire i momenti decisivi». Resta la sensazione che con Logan o Cooke in campo, Treviso la partita l'avrebbe portata a casa. «Non c'erano, punto - conclude Menett